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Bruxelles scrive all’Italia sui conti pubblici

29 Maggio 2019 - 15:04 Redazione
La lettera della Commissione europea chiede chiarimenti sul debito pubblico. Nel frattempo i Capi di Stato si muovono per eleggere un nuovo Presidente della Commissione

L’Italia non rispetta i vincoli di bilancio dell’Unione europea e, come previsto, arriva il richiamo all’ordine. Il Commissario Ue agli affari economici, il politico francese Pierre Moscovici e il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, hanno inviato una lettera al ministro dell’economia italiano Giovanni Tria in cui chiedono dei chiarimenti sulla violazione del debito nel 2018. Nella lettera si legge: «Sulla base dei dati del 2018, confermiamo che l’Italia non ha fatto progressi sufficienti per allinearsi ai criteri del debito del 2018. Per questo motivo la Commissione sta preparando un rapporto in accordo con l’Articolo 126(3) del Trattato, sulla base del quale la Commissione Economia e Finanza sarà chiamata a esprimersi». «Come voi sapete – continua la lettera – il Patto di Stabilità e Crescita permette agli Stati Membri di far presente “…altri fattori che, nell’opinione degli Stati Membri, sono rilevati in modo tale da arrivare a un’analisi completa, in termini qualitativi, dell’eccesso rispetto al valore di riferimento..“[…]».

Secondo i dati Eurostat il debito pubblico italiano non ha smesso di crescere negli ultimi anni, eccedendo il rapporto deficit-Pil del 3% previsto e richiesto dall’Unione europea, noto come il Patto di bilancio europeo o anche fiscal compact. In Italia si è passati dal 131,4% nel 2017 al 132,2% del 2018. Nel 2019 invece dovrebbe passare a 132,7%. L’Italia avrà 48 ore – fino al 31 maggio – per rispondere alla lettera della Commissione, come del resto era stato anticipato dal presidente Juncker al premier Conte a margine della riunione del Consiglio europeo del 28 maggio. La commissione avrà tempo entro mercoledì 5 giugno per decidere sull’adozione del rapporto sul debito, un primo passo verso un’eventuale procedura per deficit eccessivo.

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