Lavagna, voti dalla ‘ndrangheta in cambio di favori. Condannata ex deputata Udc

Il comune ligure era rimasto commissariato per infiltrazioni della criminalità organizzata per più di due anni

Gabriella Mondello, ex parlamentare dell’Udc è stata condannata a un anno e sei mesi di reclusione nel processo sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel comune di Lavagna (Genova). Nell’ambito dello stesso processo condannati anche l’ex sindaco della città Giuseppe Sanguineti.


Pene più severe per quelli che sono stati considerati i boss della criminalità organizzata locale Francesco Antonio Rodà e Paolo e Francesco Nocera che dovranno scontare rispettivamente 15 anni e 8 mesi, 16 anni e 6 mesi e 9 anni e 6 mesi. Questi ultimi erano stati subito arrestati, mentre ai politici erano stati concessi gli arresti domiciliari.


L’inchiesta aveva preso il via nel 2016: secondo i magistrati i politici avrebbero ottenuto voti dalla ‘ndrangheta in cambio di favori. Tra gli affari in cui i condannati avrebbero aperto la strada all’organizzazione criminale calabrese, ci sarebbero lo smaltimento dei rifiuti e la gestione di chioschi sul lungomare.

La procura ha chiesto condanne per un totale di 120 anni. Dopo gli arresti del 2016 il comune era stato sciolto per infiltrazione mafiosa da parte della criminalità organizzata. Il provvedimento venne deliberato dal Consiglio dei ministri su proposto dell’allora titolare del dicastero degli Interni Marco Minniti il 24 marzo del 2017.

Rimasta commissariata per più di due anni, e in dissesto economico, Lavagna ha visto nelle elezioni dello scorso 26 maggio imporsi Gian Alberto Mangiante, appoggiato dal centrodestra e fortemente voluto dalla Lega. Mangiante, revisore contabile di 57 anni, ha ottenuto il 27% dei consensi.

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