Conte: «Quello di Sea Watch un ricatto politico sulla pelle di 40 persone»

Il premier italiano commenta la vicenda della capitana Carola Rackete

Il presidente del consiglio italiano Giuseppe Conte parlando a Bruxelles con i giornalisti prima di recarsi al vertice che deve sciogliere il nodo delle nomine ai vertici della Commissione Ue, del consiglio europeo e dell’Europarlamento, a chi gli chiedeva se parlerà con Merkel del caso della capitana della Sea Watch Carola Rackete, ha risposto: «Quello della Sea Watch è stato un ricatto politico sulla pelle di 40 persone». «C’è un grande dibattito nel nostro Paese – ha continuato – c’è chi la considera un’eroina, e parla di disobbedienza civile e chi addirittura la insulta. Io non condivido nessuna delle due posizioni. Ci sono i giudici che valuteranno le sue responsabilità». Per il premier, Carola Rackete e la Sea Watch avrebbero potuto scegliere di mettere la prua verso i porti di altri Paesi che non hanno una legislazione così stringente in materia di immigrazione come quella prevista dal decreto Sicurezza bis. Optare per Lampedusa, costringendo i migranti a rimanere in mare per giorni, sarebbe stato – a suo dire – soltanto una scelta politica di sfida all’Italia. A proposito di un possibile scambio con Angela Merkel, Conte ha chiarito che, se ci sarà la possibilità di parlare con la Cancelliera, coglierà «l’occasione per chiedere a che punto è la Germania con l’esecuzione della pena dei due manager della Von Thyssen che sono stati condannati in Italia dopo regolare processo che si è esaurito in tutti i gradi di giudizio».


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