In Evidenza ENISiriaUSA
SOSTENIBILITÀInquinamentoSardegna

Il padre portò via sabbia per ricordo dalla Sardegna, 40 anni dopo il figlio promette: «La riporto indietro»

21 Luglio 2019 - 13:50 Redazione
La vacanza con i genitori tanti anni fa. Il ritrovamento durante un trasloco e la decisione di restituire alla Sardegna la sua sabbia

Fine degli anni 70. Lorenzo Guredda è in vacanza con la famiglia in Sardegna. Figlio di immigrati sardi che vino a Roma, il padre e la madre scoprono l’incontaminata spiaggia di Is Arutas, diventata ora famosissima per la sua sabbia formata da chicchi di quarzo.

Allora, la famiglia, forse nostalgica della terra natia, decide di portare a Roma una manciata di sabbia dentro una busta di plastica.

Ora Lorenzo, cinquant’anni, ha deciso di rimediare a quel gesto ingenuo e riportare la sabbia a casa. Il sacchetto è rimasto custodito per tutti questi anni nella casa di famiglia e ora farà ritorno a casa.

La scoperta di Lorenzo

«Stavamo completando un trasloco quando, nella soffitta dei miei genitori, ho trovato un sacchetto pieno di sabbia – racconta Lorenzo – al quotidiano Nuova Sardegna – Non è molta, non credo arrivi a superare i 500 grammi, ma quando l’ho vista ho subito capito da dove arrivasse e ho deciso di riportarla a casa».

«Pratica pericolosa»

Sui furti di sabbia Lorenzo ha le idee chiare: «Credo sia una pratica davvero pericolosa per la salute degli ecosistemi marini. Quarant’anni fa non avevamo pensato a questo aspetto – spiega Lorenzo – e abbiamo sicuramente commesso una leggerezza. Ora, però, riporterò a Is Arutas quella sabbia perché è giusto così e perché spero che questa storia possa essere un esempio per chi ancora custodisce la sabbia e magari anche per quelli che invece potrebbero decidere di portarsene via un po’».

Sabbia e ciotoli in vendita su Ebay

Intanto sui social sono arrivate le denunce degli attivisti in merito alla compra vendita di sabbia, ciotoli e pietre su Ebay. «Possiamo continuare a tollerare tutto questo? È davvero così difficile contrastare questo inquietante fenomeno?», scrivono sulla pagina Facebook «Sardegna rubata e depredata». Un tentativo di fermare questo scempio e chissà che il gesto di Lorenzo non possa spingere altri a fare lo stesso.

Leggi anche:

Articoli di SOSTENIBILITÀ più letti