Borgo Ticino, ossessionato dall’ex poi fidanzata con l’amico. La ragazza insultata sui social: «Lasciatemi in pace»

Nel novarese Alberto Pastore, 23 anni, ha ucciso a coltellate un coetaneo per gelosia. E su Facebook è stata presa di mira la ragazza

«La vera storia la sappiamo solo noi e le forze dell’ordine a cui ci siamo rivolti. Se avete almeno un minimo di rispetto verso anche solo uno di noi, vi prego: lasciateci in pace». È l’appello di Sara, la giovane 19enne di Borgo Ticino (Novara) che in poche ore è diventata protagonista innocente del drammatico caso dell’uccisione di Yoan Leonardi. 


Il giovane 19enne è stato accoltellato dall’ex ragazzo della giovane, Alberto Pastore, ossessionato dalla fine della relazione e – secondo quanto riferito dalla 19enne – sospettoso che l’amico d’infanzia avesse intrapreso una relazione con la giovane dopo la loro rottura. 


«Capisci che quel pazzo ha ucciso per te?», si legge tra i commenti degli sconosciuti sotto il post su Facebook di Sara, tra insulti sessisti, e richieste di eliminare foto, messaggi e post.

Insomma, la giovane dovrebbe eliminare ogni traccia di sé dai social perché il suo ex ragazzo Alberto Pastore ha ucciso «per gelosia» l’amico della giovane, nonché suo amico di infanzia che aveva tentato di aiutarlo a superare la fine della storia (secondo quando riferito dalla ragazza stessa, ndr).

Il post di Sara

«Questo è uno dei tanti messaggi tipo che sto ricevendo – spiega la giovane in un post – La maggior parte ho deciso di ignorarla totalmente, ma questo ho voluto postarlo nella speranza che la mia risposta a questa ragazza basti anche per gli altri “haters” accaniti».

«Io lo ribadisco – continua Sara – i social, i telegiornali e tutte le notizie inerenti a questa tragedia, sono sbagliati in molte cose che ora non starò a raccontarvi nello specifico. Io vi chiedo solo di smetterla di mandare richieste su richieste di amicizia e soprattutto di scrivere messaggi. Lo chiedo con tutta me stessa. È una situazione che non auguro a nessuno, lasciateci in pace».

L’omicida era diventato «possessivo e ossessivo»

In un’intervista al Corriere della Sera, Sara ha spiegato che la relazione con Alberto Pastore era finita a luglio, ma il giovane non aveva accettato la rottura ed era diventato «possessivo e aveva cominciato a ossessionarmi». 

«Yoan era fidanzato e io facevo la mia vita – continua Sara – Se Yoan ha avuto una colpa è stata quella di cercare di aiutare Alberto: ogni suo gesto è stato mal interpretato. Ma secondo me c’è dell’altro. Non so cosa sia accaduto tra di loro, ma ho avuto la sensazione che Alberto odiasse Yoan da tempo e che la gelosia di oggi sia solo un pretesto per vendicarsi di qualcos’altro». 

E sul post di “confessione” pubblicato su Facebook dall’omicida poco dopo aver ucciso l’amico, Sara dice di non aver dubbI: «È chiaro che Alberto in quel modo ha voluto vendicarsi di Yoan e anche di me. Come se fosse tutta colpa nostra». 

Le indagini della procura di Novara

Nel frattempo proseguono le indagini della Procura di Novara, che sta valutando l’ipotesi di contestare ad Alberto Pastore l’ipotesi di omicidio premeditato. A supporto di questa tesi vi sarebbe il coltello portato da Pastore, nonché l’intenzione di restare da solo con Yoan dopo la partita di calcetto, oltre al luogo dove fermarsi con l’automobile. 

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