Vaccini, scade il termine: da domani quasi 80mila bambini resteranno fuori

Per il primo anno dall’entrata in vigore della legge Lorenzin, non saranno concesse proroghe e autocertificazioni

Alla fine il giorno è arrivato: nonostante le battaglie dei no-vax, l’ultima a Ivrea, anche quest anno i bambini non vaccinati non potranno avere il via libera per l’ingresso nelle scuole materne e il nido.


Secondo le stime sui non vaccinati a inizio anno, saranno circa 80mila i bambini che il 16 settembre non saranno ancora in regola con quanto sancito dalla legge Lorenzin del 2017. Solo in Lombardia, mancano all’appello ancora 17mila bambini tra gli 0 e i 6 anni, mentre in Veneto si parla di numeri attorno i 7mila.


In più, quest’anno non varrà più la concessione dell’autocertificazione, accordata con la promessa di mettersi in regola nel periodo appena successivo. La proroga era stata concessa dalla stessa ministra Beatrice Lorenzin nel 2017-2018, per agevolare i genitori nel primo anno di entrata in vigore della legge. Durante il Conte I, poi, l’ex ministra della Salute Giulia Grillo l’aveva rimessa in campo per non scontentare troppo una parte di elettorato 5 Stelle, a cui aveva promesso un «obbligo intelligente».

Con il passaggio del ministero a Roberto Speranza, la legge non dovrebbe essere soggetta a modifiche, anche se il ministro non si è ancora espresso ufficialmente sull’argomento.

In merito alle intenzioni di Speranza, un certo numero di genitori contro l’obbligo vaccinale si è fatto sentire recentemente sotto una foto postata dal ministro mentre accompagna i bambini a scuola.

«Sarebbe bellissimo che tutti i genitori potessero provare l’emozione del primo giorno di scuola», scriveva qualcuno. «Purtroppo grazie alla 119/17 i bimbi vengono esclusi senza pensare minimamente ciò che questo provoca…».

La legge sui vaccini prevede comunque il reinserimento a scuola non appena il bambino o la bambina verrà rimesso in regola.

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