Hong Kong, il governo vieta le maschere: esplodono nuovi scontri per le strade – Video

Per ripristinare l’ordine e neutralizzare le proteste che da mesi vanno avanti nella città, Carrie Lam ha deciso di bandire l’utilizzo di maschere

Tornano gli scontri e torna la violenza a Hong Kong dopo un divieto introdotto dalla Governatrice Carrie Lam per intimidire i manifestanti. Durante una conferenza stampa venerdì 4 ottobre Carrie Lam ha annunciato che per ragioni di ordine pubblico l’utilizzo della maschere in pubblico sarà vietato a partire dal 5 ottobre. Non c’è per il momento una scadenza. Al posto di neutralizzare le proteste, la decisione ha innescato nuove manifestazioni .


Nuovi scontri. Il Giallo di un poliziotto ferito

Seguito all’annuncio migliaia di persone sono tornate a manifestare nella città, mettendo a soqquadro diversi quartieri della città. Sui social media circolano diverse immagini e video che mostrano scontri violenti tra manifestanti e polizia, con tanto di lancio di molotov e bombe incendiarie. Tra questi ci sono anche dei filmati di un uomo – identificato come un poliziotto fuori servizio – che viene trascinato fuori dalla sua macchina dai manifestanti e poi colpito duramente.


Il divieto

La legge vieta l’utilizzo di qualunque tipo di copertura facciale, dalle maschere alla pittura facciale, nelle processioni pubbliche, manifestazioni e proteste, sia autorizzate che non autorizzate. Si tratta di un duro colpo per i manifestanti che regolarmente usano – oltre ai laser per “ciecare” le telecamere che usano tecniche di riconoscimento facciale – anche maschere e occhiali da sole per non essere riconosciuti dalla polizia. Per introdurre il divieto Carrie Lam – da poco reduce da un viaggio in Cina in occasione delle celebrazioni del 70esimo anniversario dalla fondazione della Repubblica Popolare – ha utilizzato dei poteri straordinari senza però dichiarare uno stato di emergenza, spiegando che si tratta di «un deterrente» necessario per ristabilire l’ordine pubblico. Il divieto utilizzato da Lam, introdotto in epoca coloniale quando Hong Kong era una colonia dell’impero britannico, non veniva usato da oltre cinquant’anni, ovvero dal 1967 quando aprì a una stagione di terrorismo in cui negli scontri tra manifestanti e polizia morirono cinquantuno persone, di cui dieci poliziotti.

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