Approvato il decreto Clima: bonus mobilità e prodotti sfusi. Manca il taglio ai sussidi ai settori inquinanti

C’è la rottamazione in cambio di bonus per il trasporto pubblico e l’acquisto di biciclette. Il ministro Costa parla di «primo atto del Green New Deal»

«Finalmente ce l’abbiamo fatta» dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa al termine del consiglio dei ministri che ha approvato il decreto sul clima. Il 19 settembre la bozza del provvedimento doveva essere discussa a Palazzo Chigi, ma poi tutto era slittato proprio per mancanza di accordo politico. Rispetto a quella bozza però, l’attuale decreto è molto più snello: la misura più pesante, quella del taglio dei sussidi dannosi per l’ambiente non c’è.


«C’è l’accordo politico per inserirlo nella manovra», assicura il ministro Costa, quindi bisognerà aspettare la legge di Bilancio 2020 e il decreto fiscale collegato per capirlo. I fondi stanziati per il decreto Clima sono però piuttosto esigui, pari a 450 milioni di euro e provengono tutti dalle aste verdi, il sistema di scambio delle emissioni di gas serra nell’Ue. Ecco, di seguito, cosa prevede il decreto.


Politica strategica nazionale

Il governo si impegna ad approvare un piano strategico nazionale (entro 60 giorni) per il contrasto ai cambiamenti climatici.

Mobilità sostenibile

Chi deciderà di rottamare le auto da Euro 0 a Euro 3 e i motorini (Euro 2 e Euro 3) potrà beneficiare di un bonus mobilità per acquistare biciclette o abbonamenti per mezzi pubblici. Sarà istituito un fondo di 40 milioni di euro per i Comuni per la realizzazione o l’ammodernamento delle corsie preferenziali.

Trasporto scolastico

Finanziamento di progetti per il trasporto scolastico attraverso mezzi di trasporto ibridi, elettrici o non inferiori a Euro 6.

Riforestazione urbana

Trenta milioni di euro saranno destinati alla piantumazione e al reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane (orizzontali e verticali) nelle città metropolitane.

Discariche abusive

L’Italia era stata condannata e sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea per la presenza di 200 siti di discariche abusive sul nostro territorio. Di queste, 48 sono ancora da bonificare. Per questo, saranno aumentati i poteri e le risorse dei commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque, per risolvere il problema storico delle infrazioni ambientali.

Dati ambientali

I gestori di centraline e sistemi di rilevamento automatico di inquinamento atmosferico devono pubblicare in rete le informazioni sul funzionamento del dispositivo, sui rilevamenti effettuati e sui dati acquisiti. L’Ispra, l’istituto superiore per la ricerca ambientale di cui si avvale il ministero dell’Ambiente, realizzerà un database pubblico, grazie a una dotazione di un milione e mezzo di euro, per la trasparenza dei dati ambientali.

Vendita di prodotti sfusi

Contributi per chi allestisce un corner di prodotti sfusi. In totale, venti milioni saranno destinati ai commercianti (fino a 5 mila euro per ciascuno).

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