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Lautaro e Lukaku, doppio double: l’Inter col brivido sul Sassuolo (3-4)

20 Ottobre 2019 - 14:27 Daniele Miceli
Gli attaccanti nerazzurri si scatenano a Reggio Emilia. Nel finale, con Lazaro (e non solo) in tilt, i neroverdi sfiorano il pareggio

L’Inter fa la voce grossa con i suoi attaccanti a Reggio Emilia, batte 3-4 il Sassuolo con le doppiette di Lautaro Martinez e Lukaku e torna a -1 dalla Juventus capolista. Che rischio, però. La squadra di De Zerbi, che pure trova il momentaneo pari nel primo tempo con Berardi, rimonta negli ultimi 20 minuti da 1-4 a 3-4 con le reti di Duricic e Boga, anche grazie allo scarso contributo della panchina interista (male Lazaro). Ma la remontada non riesce nella prima partita senza il compianto presidente Squinzi. Il rullino del primo tempo è opera in prevalenza l’Inter, che scatta la prima foto dopo soli 64 secondi. Il tempo che serve a Brozovic per apparecchiare l’1vs1 laterale di Lautaro: El Toro ci mette il resto. Qualità, tecnica e balistica eccellente con una fionda nell’angolo lontano. E’ il terzo gol consecutivo dell’argentino che si conferma attaccante totale: classe, potenza e ritrovato cinismo. Anche se poco dopo, a due passi da Consigli, si mangia il raddoppio, spedendo di poco fuori. Il Sassuolo subisce il colpo, ma trova sempre buone linee di palleggio in uscita. Da una di queste nasce il pareggio di Berardi: solito gol all’Inter, destro (inusuale, questo) incrociato e dedica al patron Squinzi, per lui una sorta di padre bis.

Ansa | La coreografia in ricordo del patron Squinzi

De Vrij play, Lukaku spacca

Qui l’Inter tira fuori gli artigli e mette il timbro sugli step di crescita raggiunti rispetto alle passate stagioni. Non c’è involuzione dopo il gol subito, nemmeno frenesia. Anzi, il raddoppio sistematico operato dal Sassuolo su Brozovic trova immediata soluzione da parte di Conte. E’ De Vrij, difensore con grande capacità di palleggio, ad alzarsi spesso fino alla trequarti. E proprio da una sua ‘discesa’ nascono il peccato originale del Sassuolo (che concede l’1vs1 spalle alla porta) e la giocata preferita di Lukaku, che si appoggia a Peluso, lo butta giù e la mette nell’angolo. Il belga si scrolla di dosso le solite polemiche, ivi comprese le punzecchiate di Ibrahimovic, fa 4 in campionato e poi anche 5. Perché, per quanto il fraseggio tra Lautaro e Lukaku non abbia la frequenza di una metro nell’orario di punta, i due si completano. E il rigore conquistato al 45′ dall’argentino, e siglato freddamente da Big Rom, è il Bignamino dello strapotere fisico interista nel primo tempo.

Lautaro e i brividi

Il secondo tempo del Mapei Stadium è un rivolo di emozioni, anticipato da qualche sguardo torvo di Conte quando l’Inter si abbassa troppo, in mezzo a qualche buona notizia. Non solo la doppietta di Lautaro su rigore, conquistato da Barella, ma anche la crescita dei vari Bastoni (autoritario al centro della difesa) e Biraghi (molto bene nella ripresa con campo aperto), oltre alla conferma in positivo del rinato Candreva.

Disastro Lazaro. Paura Inter

Meno bene Lazaro, che entra e perde il pallone che consente al Sassuolo prima di intenerire il tabellino con Duricic. poi di fare addirittura il 3-4 con Boga a 10′ dal termine. Gli ospiti precipitano nella paura più totale. Dal lato di Lazaro Trippaldelli comincia a scendere come non mai, Berardi va a centimetri dal pareggio. Ma l’Inter resiste. Si gode il suo attacco, s’interroga sulle sue seconde linee. E mercoledì sera a San Siro c’è lo ‘spareggio’ Champions col Borussia Dortmund.

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