De Ligt, piede da 3 punti e mano per le polemiche: la Juve batte il Toro e torna in testa

Il popolo granata protesta per un tocco di braccio non punito col rigore. Poi l’olandese decide il match

Un gol di de Ligt a 20 minuti dalla fine consegna il derby di Torino alla Juventus, che si riprende anche la vetta della classifica (+1 sull’Inter). L’olandese è decisivo su assist di Higuain. Ma il Torino e i suoi tifosi protestano: proprio De Ligt nel primo tempo tocca con un braccio il pallone nella sua area: per arbitro e Var non ci sono gli estremi per la concessone del rigore. La Juve prende i tre punti, nonostante un super Sirigu. I subentrati Higuain e Ramsey i migliori in campo insieme al portiere granata.


Equilibrio inaspettato

I due punti conquistati dal Toro nelle ultime cinque partite sembravano consegnare la classica vittima sacrificale sull’altare del derby della Mole e, invece, l’equilibrio è sovrano. Merito del Toro, ordinato, buon palleggio e vivacità soprattutto sull’out sinistro, ma anche ampio demerito della Juventus di Sarri, ancora distante dal cannibalismo mostrato nel campionato domestico negli ultimi anni.

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La catena centrale Pjanic-Ronaldo, soprattutto nella prima parte della partita, funziona (anche se il portoghese si sgonfierà nella ripresa); e non è un caso che finora siano stati loro a togliere spesso alla Juve le famose castagne da un fuoco che fatica ad alimentarsi con costanza negli occhi dei bianconeri. Bernardeschi stenta ancora da trequartista e il redivivo De Sciglio passa un tempo a rincorrere e soffrire Belotti, il granata più pericoloso. Su una sua giocata super è Meité a sprecare tutto.

Le mani di De Ligt

La grande paura per la Juve arriva, però, dal solito braccio di De Ligt, già letale quattro volte in questa stagione. Arbitro e Var non intervengono: il pallone sbatte sull’arto che, però, ha un angolo minimo di distanza dal corpo. Il braccio viene giudicato troppo attaccato al corpo, si va avanti. E lo stesso De Ligt, nel finale di frazione, prova a farsi perdonare in combo con Bonucci: Sirigu dice due volte no. Lui e Meret sono più che un’alternativa a Donnarumma per la maglia numero 1 dell’Italia.

Il piede di De Ligt

La gara non decolla nella ripresa fino a quando non entra Gonzalo Higuain al posto di Dybala, meno attivo rispetto alle ultime prestazioni (bene anche Ramsey subentrato a Bernardeschi). Il Pipita è un uragano: chiama Sirigu a una parata volante con una semigirata da fuori, poi arma – di sponda – il destro di De Ligt nel cuore dell’area. L’olandese spegne radio-ironia e fa 1-0. Primo gol con la Juve. Da tre punti; mentre montano le proteste dei tifosi del Toro secondo cui il calciatore andava espulso per il presunto rigore del primo tempo e un fallaccio su Verdi poi. D’altronde senza polemiche non è derby. E quando il protagonista dell’episodio più discusso decide la partita, diventa tutto nitroglicerina.


Foto di copertina Ansa