I 15 minuti di Lukaku: Bologna ribaltato (1-2), Juve scavalcata in vetta

Una doppietta del belga capovolge l’iniziale vantaggio di Soriano. Nerazzurri di nuovo in cima

75′ minuti di stanchezza, paura e una sconfitta che sembrava inevitabile. Poi Lukaku, di forza, fa doppietta e decide Bologna-Inter, con i nerazzurri di nuovo in vetta alla classifica (più due in attesa del derby di Torino). Succede tutto nella ripresa. I rossoblù passano con Soriano (59′), poi il belga segna prima in tap in (75′) poi su calcio di rigore procurato da Lautaro Martinez e realizzato dal gigante di Conte.


Lo schermo di Mihajlovic

Non c’è retorica, sola lettura tattica. Le profonde difficoltà interiste nascono dalla stanchezza di una rosa numericamente incompleta ma anche dall’esperienza tattica di Mihajlovic. Il serbo non è in panchina, ma solo materialmente perché la preparazione della partita è impeccabile e la squadra di Conte è sotto scacco. Doppia pressione sul doppio play interista: Palacio (altro grande ex) a mordere sulla prima impostazione di De Vrij, Soriano a ringhiare su Brozovic in seconda battuta. E intorno tutta una trappola su cui l’Inter inciampa.


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Non è un caso, dunque, che gli unici brividi il Bologna se li procuri quasi da solo, come quando Skorukspi si sente playmaker, sbaglia appoggio e Bani deve volare in scivolata sul tiro di Lukaku quasi a botta sicura. Lo stesso belga, con uno strattone in velocità modello Brescia, trova l’opposizione (stavolta buona) del portiere rossoblù. Ma dell’Inter emergono soprattutto la stanchezza, il mancato fraseggio, un centrocampo sulle gambe e gli esterni troppo rinunciatari (Lazaro comunque molto meglio di Biraghi).

Soriano e Romelu

E’ da questo canovaccio che il Bologna prende coraggio per alzarsi nella ripresa e trovare pure il vantaggio con un tiro da fuori di Soriano dopo sfondamento offensivo dell’interessantissimo svedese Svanberg. E’ l’episodio sul quale l’Inter, a corto di fiato, si attorciglia. Mordendosi la coda e facendo troppa confusione. Gagliardini e Brozovic sbagliano troppo, Barella è nettamente al di sotto della sua spinta standard. Deve salire Skriniar (75′) per chiamare Skorupski alla parata e Lukaku al tap in vincente. Per il belga ottavo gol in undici partite di campionato.

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Il quarto d’ora finale dell’Inter, che ha intanto messo dentro Candreva, Vecino e Politano, è apprezzabile, poi decisivo. Perché al 90 Orsolini incrocia Lautaro Martinez ed è calcio di rigore. Calcia Lukaku. Doppietta, 9 gol in campionato e l’Inter è di nuovo in vetta.