Er Brasiliano accetta l’invito di Vauro: «Lo incontro dove gli pare per stringergli la mano»

Dopo la rissa sfiorata in tv, il neofascista Massimiliano Minnocci ha accettato l’incontro con il vignettista

«Ce sto, giuro su mia madre che c’ho la pelle d’oca. Lo incontro dove gli pare per stringergli la mano, davvero e senza telecamere». A dirlo è Massimiliano Minnocci, detto er Brasiliano, dopo la lettera aperta d’invito del vignettista Vauro a seguito della sfiorata rissa in diretta tv, durante la trasmissione Dritto e Rovescio. Minnocci, ai microfoni de La Zanzara ha dunque accettato apertamente l’invito di Vauro e ha spiegato: «Non è stata colpa mia, non mi hanno fatto parlare e quella (la giornalista Francesca Fagnani, ndr) ha cominciato a ridere… ma se mi invitano posso parlare o no?». «Non voglio intervenire in queste trasmissioni perché poi vengo strumentalizzato».


La sfiorata rissa in tv e la lettera aperta

“Er Brasiliano”, durante la trasmissione di Rete4 di Paolo Del Debbio, ha iniziato a minacciare la giornalista Francesca Fagnani, urlando: «Roma non è fascista, è casa mia, nella mia borgata vigono ordine e disciplina. Devi fare quello che ti dico io. Te li faccio vedere io i film…Se vieni nella mia borgata…». Allorché è intervenuto il vignettista, che si è posto dinanzi a lui a pochi centimetri dal suo volto e gli ha urlato: «Queste sono minacce, fammelo vedere a me, pezzo di mer*a, fascio di mer*a. Vergognati, minacci una donna. Ma siamo pazzi?». Dopo la trasmissione, Vauro ha pubblicato una lettera aperta indirizzata a “er Brasile”: «Con tanta rabbia ti ho guardato negli occhi e, oltre all’odio, ho visto solitudine, rancore, disperazione e fragilità». E poi l’invito: «Vediamoci. Potrai spaccarmi la faccia, la tua stazza te lo permette. O potremmo parlare cenando assieme, così poi puzzeremo di vino tutti e due».


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