Sequestrato il villaggio di Babbo Natale più grande d’Italia: mancavano le protezioni contro gli infortuni

Le impalcature non erano montate correttamente e gli impianti con cui lavoravano 29 operai non erano a norma

A Milano, nell’Ippodromo Snai di San Siro, dovrebbe essere allestito il più grande villaggio di Babbo Natale dell’anno. Il condizionale è d’obbligo visto che la Procura del capoluogo lombardo ha sequestrato la struttura in costruzione. I criteri di igiene e sicurezza non sono stati rispettati per tre strutture del parco che sorgerà su un’area di oltre 30 mila metri quadrati.


Il Sogno del Natale, questo il nome del villaggio, non dovrebbe essere bloccato in toto. Non è l’intera area a essere finita sotto sigilli, ma solo tre strutture: la Casa degli Elfi, la Grande Fabbrica dei Giocattoli e la Casa di Babbo Natale. E non si tratta di chioschetti o bancarelle “leggere”, ma di costruzioni di due piani e di ampiezza rilevante.


I tecnici Agenzia di tutela della salute della Regione e gli agenti della Freccia 5 della polizia locale, specializzati in cantieri, hanno sequestrato le strutture su disposizione del pm Mauro Clerici, al lavoro con il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, a capo del dipartimento della procura milanese che si occupa di infortuni sul lavoro.

Il sequestro è scattato a 10 giorni dall’inaugurazione del villaggio di Babbo Natale, fissata il 22 novembre. Ventinove operai di cinque ditte appaltatrici sono stati sorpresi dagli agenti mentre operavano «in modo inadeguato» su ponteggi insicuri e con impianti non a norma.

Molti hanno già acquistato il biglietto de Il Sogno del Natale, per un prezzo che varia dai 10 ai 28 euro. Sono attesi visitatori da tutta Italia per raggiungere l’evento: per evitare disagi, il coordinatore della sicurezza del cantiere ha già elaborato un piano per far ripartire i lavori nella parte di parco non sequestrato e ultimarli entro il 22 del mese.

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