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Maturità, si cambia di nuovo. Fioramonti: «Torna il tema di storia e addio alle buste»

21 Novembre 2019 - 20:05 Redazione
«Si tratta di richieste che venivano dalla società civile. Mi sono detto: interveniamo perché, in particolare nel caso della storia, arrivano messaggi sbagliati dal punto di vista culturale»

Il tema di storia sarà reintrodotto nell’esame di maturità. L’annuncio viene dal ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti che, nel corso di un’intervista concessa a Skuola.net, ha spiegato le ragioni alla base della decisione.

«L’ho detto dal mio insediamento, volevo mantenere l’impianto generale dell’esame di maturità ed evitare che cambiasse ancora l’esame di stato, che ogni ministro si sedesse al tavolo e cambiasse di nuovo tutto. Però – ha evidenziato Fioramonti – su alcune cose ho voluto ascoltare la voce dei docenti. E la prima novità è quella di reinserire la traccia del tema di storia come una delle opzioni».

L’altra grande novità annunciata dal ministro dell’Istruzione è l’abolizione delle buste, anch’essa parte della circolare da lui firmata che apporterà nuovi cambiamenti all’esame di Stato 2020. «Manterremo i materiali ma le buste saranno eliminate», ha detto il ministro nel corso della videointervista.

«Verrà meno l’elemento di nervosismo delle buste, la lotteria in diretta – ha ironizzato Fioramonti – a favore di un sistema trasparente e coordinato che rasserena la commissione e mette gli studenti a loro agio».

«Si tratta di richieste che venivano dalla società civile, soprattutto per quanto riguarda la storia», ha spiegato il ministro. «Mi sono detto: interveniamo perché, in particolare nel caso della storia, arrivano messaggi sbagliati dal punto di vista culturale».

Fioramonti ha infine aggiunto che non ci saranno altri cambiamenti, perché «bisogna comunque assicurare una certa continuità». «Non stiamo facendo una gara, una corsa al massacro – ha concluso il ministro -, gli studenti devono prepararsi e l’esame di Stato verrà fatto in modo più semplice affinché possano eccellere nello loro competenze».

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