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Bibbiano, per la Cassazione il sindaco Pd non doveva essere arrestato

03 Dicembre 2019 - 22:31 Redazione
Dallo scorso luglio il sindaco era stato sospeso dall'incarico. Il suo coinvolgimento nell'inchiesta sui presunti affidi illeciti era valso al Pd l'accusa di «partito di Bibbiano»

Il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, torna libero dopo la decisione di oggi, 3 dicembre, della Cassazione. I giudici hanno accolto il ricorso degli avvocati del sindaco, per il quale il tribunale del Riesame lo scorso 20 settembre aveva revocato i domiciliari, pur conservando l’obbligo di dimora. «La Cassazione ha stabilito che non ci sono mai state le condizioni per l’arresto del sindaco di Bibbiano – ha esultato il deputato Pd Andrea Rossi – Annullata di conseguenza ogni misura cautelare nei confronti di Andrea Carletti».

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Carletti, sospeso dall’incarico di sindaco dallo scorso luglio, è indagato nell’inchiesta sui presunti affidi illeciti di minori in val d’Enza per abuso d’ufficio e falso, accusato di aver affidato spazi per la cura di minori senza una procedura a evidenza pubblica.

L’arresto di Carletti, esponente del Pd, è stato da subito usato per confermare la teoria del “Pd partito di Bibbiano”. Una teoria che, con l’ultima decisione della Cassazione, viene ulteriormente smentita.

E dopo mesi di attacchi e scontri politici durissimi, il commento dell’ex deputato dem di Reggio Emilia, Pier Luigi Castagnetti, è lapidario: «La Cassazione ha stabilito che non vi sono mai state le condizioni per l’arresto del Sindaco di BIBBIANO. Non aggiungo commenti».

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