Bibbiano, chiuse le indagini per 26 persone. Il sindaco Carletti resta indagato

Tra gli indagati dell’inchiesta “Angeli e Demoni” figura anche il dem Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano

Si sono chiuse le indagini preliminari dell’inchiesta “Angeli e Demoni” relativa ai presunti affidi illeciti in Val d’Enza, nota ai più come “caso Bibbiano”. I carabinieri di Reggio Emilia, su ordine della Procura, hanno notificato a 26 persone l’avviso di fine indagine.


Tra i destinatari della notifica c’è anche il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, per cui la Cassazione aveva ritenuto «infondati» i domiciliari. I supremi giudici hanno infatti rilevato «l’inesistenza di concreti comportamenti» di inquinamento probatorio, nonché la mancanza di «elementi concreti» di reiterazione dei reati.


Secondo il procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Marco Mescolini, «la massiccia attività istruttoria svolta successivamente all’esecuzione delle misure cautelari» avrebbe consentito «non solo di confermare le ipotesi accusatorie già riconosciute dal Gip in fase cautelare», ma anche di «integrare il quadro probatorio in relazione a talune non riconosciute dal già stesso in fase di emissione misura e anche di individuare nuove fattispecie». 

I capi di imputazione contestati nell’atto sono 108 (rispetto ai 102 iniziali), e preludono a una richiesta di rinvio a giudizio. Tra i reati contestati vengono menzionati, a vario titolo: peculato d’uso, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l’altrui inganno, frode processuale, depistaggio o frode in processo penale.

Ai precedenti si aggiungono: rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico anche attraverso l’altrui inganno, maltrattamenti in famiglia, lesioni dolose gravissime, violenza privata, tentata estorsione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. 

Inoltre, come è stato reso noto dal procuratore di Reggio Emilia «è stata stralciata la posizione di quattro indagati, per uno dei quali è già stata avanzata ed accolta richiesta di archiviazione».

Il caso Bibbiano 

Il caso, scoppiato il 27 giugno 2019, con l’emissione da parte della Procura di Reggio Emilia di 18 misure cautelari circa un presunto giro di affidi illeciti, che ha visto coinvolti assistenti sociali, psicologi e figure istituzioni.

Secondo i pubblici ministeri, i bambini coinvolti nella rete degli affidi illeciti, avrebbero subito manipolazioni mentali per raccontare di abusi che – in realtà – non ci sono mai stati, per essere successivamente sottratti alle proprie famiglie e esser dati in affido ad altri nuclei familiari: un business da migliaia di euro.

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