Mafia, il procuratore Gratteri: «Crepe all’interno della ‘ndrangheta. É il momento di agire»

Le dichiarazioni sono state fatte in occasione della presentazione del libro “La rete degli invisibili”

«Si incominciano a intravedere delle crepe all’interno della ‘ndrangheta “doc”», ed è per questo che «è arrivato il momento di affrontare le cose in modo serio e sistematico». A dirlo è il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervenuto alla presentazione del suo libro La rete degli invisibili, scritto insieme ad Antonio Nicaso.


«Quando lo scorso anno – ha proseguito il procuratore – abbiamo scritto La storia della ‘ndrangheta pensavamo di non scrivere più libri, perché pensavamo che non ci fosse più nulla da dire, ma proprio quando correggevamo le bozze di quel libro abbiamo visto che c’era un processo di accelerazione nel mutamento della ‘ndrangheta».


Gratteri ha spiegato che il motivo per cui si parla ancora di mafia è perché il fenomeno si insinua nella società: «Non si tratta di un corpo estraneo alla società, altrimenti non potrebbero essere definite mafie ma semplice criminalità organizzata o gangsterismo».

Il procuratore ha sottolineato che nell’ultimo anno e mezzo «ci sono figli di capimafia che chiedono di parlare con noi. Questo è un fatto di grande importanza non solo sul piano investigativo, ma anche storico e di conoscenza, di mutamento del modo di essere all’interno della ‘ndrangheta».

In copertina: Antonio Gratteri | Ansa Foto

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