Gasdotto Russia-Ucraina, l’Ue: «Trovata l’intesa per un nuovo contratto»

I rapporti tra i due paesi sono deteriorati con l’annessione della Crimea da parte della Russia nel marzo del 2014. Ma l’accordo definitivo sembra essere ormai vicino

Dopo colloqui durati diverse ore, la Russia, l’Ucraina e la Commissione Europea hanno trovato un’intesa per il gasdotto che rifornisce l’Europa con gas russo passando dall’Ucraina. Dovrebbe entrare in vigore a partire dal nuovo anno dopo la scadenza dell’accordo esistente, che scade alla fine del 2019. «Dopo queste trattative molto intense sono felice di annunciare che abbiamo raggiunto un accordo di principio su tutti gli elementi chiave. Io ritengo che sia una notizia molto positiva per l’Europa, la Russia e l’Ucraina», ha detto Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea, al termine dei colloqui a Berlino. A inizio dicembre la Russia ha annunciato il lancio del primo gasdotto tra Russia e Cina battezzato “Forza della Siberia”. Costato oltre 55 miliardi di dollari, è il più grande contratto mai realizzato da Gazprom. Si tratta di un progetto dal grande valore strategico: da una parte permette di soddisfare il fabbisogno energetico della Cina, mentre dall’altra mette la Russia al riparo dal peggioramento dei suoi rapporti con l’Europea.


La crisi nei rapporti dopo l’annessione della Crimea

Per Mosca le tariffe volute dall’Ucraina per far transitare il gas russo dal suo territorio erano troppo alte. Per superare la resistenza ucraina, Vladimir Putin aveva offerto uno sconto del 20-25% sull’acquisto di gas da parte dell’Ucraina. I rapporti tra i due Paesi sono deteriorati con l’annessione della Crimea da parte della Russia nel marzo del 2014. L’Ucraina aveva cessato le importazioni di gas russo a partire dal novembre 2015.


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