Ucraina, arrestati cinque veterani del Donbass per l’omicidio di un giornalista

L’obiettivo sarebbe stato quello di “destabilizzare la situazione nel Paese uccidendo una persona famosa”.

Le autorità ucraine hanno annunciato ieri di aver arrestato cinque veterani della guerra del Donbass accusandoli di essere coinvolti nell’omicidio del giornalista Pavel Sheremet, avvenuto tre anni e mezzo fa a Kiev. L’obiettivo, secondo il vice comandante della polizia ucraina Ievghen Koval, era «destabilizzare la situazione nel Paese uccidendo una persona famosa». Stando agli investigatori, una pediatra volontaria nel Donbass, Yulia Kuzmenko, piazzò sotto l’auto di Sheremet la bomba che uccise il reporter. Ad aiutarla sarebbe stato un musicista e veterano del conflitto nel sud-est ucraino, Andriy Antonenko.


L’uomo nega però le imputazioni e ieri, quando la polizia lo ha arrestato, ha scritto su Facebook. «Mi accusano dell’uccisione di Sheremet. (…) aiuto!» Gli agenti hanno arrestato anche un’infermiera militare, Yana Duhar, nonché Vladislav e Inna Grishchenko, anche questi ultimi veterani del Donbass. Sheremet era un giornalista russo di origine bielorussa conosciuto per la sua posizione contro il Cremlino sulla rivolta di piazza Maidan e l’annessione russa della Crimea. Nel 2014 aveva lasciato la Russia e si era trasferito a Kiev, dove lavorava per la testata online di giornalismo investigativo Ukrainska Pravdam.


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