Sardine, dopo il 26 gennaio avrà inizio la «Fase 3»: ci sarà il primo vero congresso nazionale

L’annuncio è stato fatto dalla referente delle sardine torinesi, Francesca Valentina Penotti

Due giorni per ritrovarsi e per discutere sulle iniziative che le sardine stanno elaborando a livello locale e nazionale. L’annuncio non è arrivato direttamente dal gruppo delle quattro sardine bolognesi, ma da una referente di Torino: Francesca Valentina Penotti, in collegamento televisivo, ha dichiarato che le date del primo congresso nazionale – da quando 6.000 sardine si è costituita come associazione -, saranno rese note entro il 26 gennaio è che la decisione è stata presa dal direttivo nazionale di Bologna.


«A livello regionale siamo un po’ divisi, nel senso che ogni regione pensa giustamente un po’ per se. In Piemonte avremo una sorta di congresso-riunione il 25 gennaio – ha spiegato Penotti ad Agorà Rai 3 -. Importante il week end fra il 18 ed il 19 gennaio a Bologna». Per quanto riguarda un meeting a livello nazionale, «posso dirvi che entro il 26 gennaio uscirà una data, una data che cadrà però dopo il 26 gennaio -. Sarà probabilmente una “due giorni” in cui ci terrà un congresso nazionale di noi rappresentanti sardine».


Confermata la «Fase 3»

Il 26 gennaio sarà dunque lo spartiacque che porterà alla «Fase 3» delle sardine. Secondo alcune fonti vicine al direttivo bolognese, pare scongiurata l’ipotesi – come si era ventilato – che il movimento si sarebbe potuto sciogliere a seconda del risultato delle elezioni regionali. «Molte sardine risultano determinate a tenere vivo il movimento, comunque andranno le elezioni – dicono i quattro di Bologna -, di quello che succederà nella fase 3 e della direzione che prenderà il movimento se ne parlerà al congresso».

Intanto l’ultimo l’invito ufficiale lanciato da Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa riguarda l’evento del 19 gennaio a Bologna. Sardina ospita Sardina è il nome scelto per un programma di ospitalità destinato a tutte le sardine italiane che, quel giorno, vorranno ritrovarsi nel capoluogo dell’Emilia-Romagna: «Tantissime sardine emiliane-romagnole hanno già messo a disposizione le loro case per tutti coloro che vorranno arrivare già dal sabato per vivere un weekend all’insegna della condivisione e dell’ospitalità».

Fino alla data bolognese, gli eventi nazionali delle sardine sono in stand-by. «In questa fase – ha dichiarato Santori a Open -, le sardine referenti delle province e delle regioni italiane devono puntare a organizzare eventi nei piccoli centri e non più nelle grandi città: bisogna ricostruire il legame con i territori dimenticati».

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