Venezuela, la polizia blocca l’ingresso di Guaidò in parlamento. Poi la resa: è di nuovo capo dell’assemblea – Il video

Guaidó ha giurato nuovamente in Parlamento, dopo i tentativi di boicottaggio della Guardia nazionale bolivariana e di un gruppo di deputati chavisti

Il capo dell’opposizione in Venezuela, Juan Guaidó, ha giurato nuovamente come presidente ad interim del Paese dopo aver assunto la funzione di presidente dell’Assemblea nazionale, il Parlamento.


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«lo faccio in nome di coloro che non hanno voce – ha detto – delle madri che piangono per i loro figli, dei maestri che lottano, delle infermiere, degli studenti, dei prigionieri politici, in nome del Venezuela, giuro di compiere i doveri di presidente incaricato e di trovare soluzioni alla crisi».


La sessione ordinaria del Parlamento era stata convocata oggi, 7 gennaio, dallo stesso Guaidó. Poco dopo l’inizio della sessione, c’è stato un blackout di corrente elettrica nell’emiciclo, il che ha costretto i parlamentari a continuare al buio.

Il blocco della polizia

Prima del suo ingresso in Parlamento, agenti della Guardia nazionale bolivariana e altre forze di polizia hanno cercato di impedire all’autoproclamato presidente ad interim di entrare.

Una folla formata da “oltre 100 deputati” – secondo quanto riferito dallo stesso Guaidò – cittadini e giornalisti si trovava di fronte al cancello d’ingresso dell’area del Palazzo federale legislativo di Caracas. Il gruppo chiedeva di far entrare i deputati dell’opposizione al governo di Nicolas Maduro, allontanati dopo l’episodio di Luis Parra.

Il 5 gennaio, infatti, nel momento in cui Guaidó cercava di fare il proprio ingresso in Parlamento, la poltrona di presidente era occupata dal suo rivale chavista Parra.

Il deputato d’opposizione ha a sua volta giurato come presidente del Parlamento con il sostegno dei deputati del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) e del loro presidente Nicolas Maduro. Poco dopo, il chavista ha lasciato l’emiciclo con gli altri deputati socialisti.

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