Morto alpino reduce di Russia: aveva 99 anni. Si salvò anche grazie a un dizionario

Fu uno dei pochi a tornare a casa

Era sopravvissuto alla ritirata di Russia grazie a un dizionario di russo, col quale riusciva a tradurre brevi frasi e a comunicare con la popolazione locale. Avrebbe compiuto cent’anni tra pochi mesi Giovanni Battista Fissore, di cui si sono svolti oggi i funerali a Bra, nel Cuneese. Reduce della Divisione Cuneese, era «un artigliere forte e deciso», lo ricorda Mario Leone, presidente dell’associazione nazionale Alpini di Cuneo. Fissore fu uno dei pochi a fare ritorno a casa.


La ritirata, il termometro oltre 40 gradi sotto zero, non lasciò scampo alle truppe italiane. Per la gioia di rivederlo, la sua famiglia organizzò una piccola festa, ma Battista non partecipò; si rifugiò in un boschetto dietro casa, per pensare ai tanti amici rimasti nella steppa russa e alle loro madri. «Per anni, insieme ad altri reduci, Battista ha incontrato gli studenti per raccontare quella esperienza», ricorda l’associazione nazionale alpini di Cuneo, 7mila tra morti e dispersi nella ritirata di Russia.