Meloni a Washington nel tempio dei conservatori: «Pronta per il discorso di Trump»

Per Le Monde la leader di Fratelli d’Italia ha una «popolarità personale superiore a quella di Matteo Salvini»

Prima la conferenza internazionale all’Hotel Plaza di Roma davanti ai maggior leader conservatori europei dove Giorgia Meloni ha voluto e che «in Italia la destra siamo noi», poi l’appuntamento a Washington per il National Prayer Breakfast. La leader di Fratelli d’Italia incassa anche il favore dei sondaggi che la vede in crescita nelle preferenze.


Nella capitale americana la leader di centrodestra ha partecipato all’annuale appuntamento organizzato dal congresso americano per il primo giovedì di febbraio.


Una due giorni fitta di incontri per Meloni invitata all’iper tradizionale National Prayer Breakfast. Un evento inaugurato nel 1953 dall’allora presidente Dwight Eisenhower, e che oggi vede tra i 3.500 invitati, provenienti da oltre 100 Paesi, politici, diplomatici, personalità del mondo della finanza e dell’economia, ma anche leader di diverse fedi religiose

Ma a fare da cornice alla prima di Giorgia Meloni a Washington sarà soprattutto il discorso di Donald Trump, atteso per oggi. «A Washington per il National Prayer Breakfast, organizzato dai membri del Congresso americano – scrive Meloni su Twitter – Qui con l’obiettivo di difendere l’interesse nazionale italiano e rafforzare rapporti internazionali utili all’Italia, per affrontare grandi sfide della nostra epoca. A questo lavora FdI».

«Sarà una settimana densa di impegni internazionali per Fratelli d’Italia – ha spiegato Meloni dopo essere arrivata nella capitale Usa – e dopo l’apertura a Roma della conferenza internazionale sul conservatorismo, ora siamo a Washington ospiti del National Prayer Breakfast per incontrare personalità che arrivano da tutto il mondo».

Per Meloni, vista anche negli USA come una leader in ascesa nel panorama politico italiano, una grande occasione per confrontarsi a tutto tondo con diverse realtà. La leader di Fratelli d’Italia è stata inserita da The Times nella classifica delle 20 persone che potranno cambiare il mondo nel 2020.

«È possibile anche per l’Italia – afferma – avere un governo che difenda l’interesse nazionale italiano ma non rinunci ad avere relazioni con il resto del mondo. Ed è esattamente quello su cui lavora Fratelli d’Italia».

Intanto il quotidiano parigino Le Monde le dedica un ampio articolo intitolato «Giorgia Meloni, volto del postfascismo italiano», in cui si sottolinea come sia in crescita l’indice di apprezzamento della leader di Fratelli d’Italia nei sondaggi, con una «popolarità personale superiore a quella di Matteo Salvini».

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