«Il citofono? Io non lo avrei fatto». Meloni si smarca da Salvini: «Sei persona in vista, rischi emulazione fuori controllo»

Arriva un altro distinguo dalla leader di Fratelli d’Italia che non ha condiviso la mossa dell’ex ministro dell’Interno

Giorgia Meloni prende ancora una volta le distanze da Matteo Salvini, stavolta sulla scena del citofono a Bologna. La leader di Fratelli d’Italia, ospite a Stasera Italia su Rete4, ha definito la mossa dell’ex ministro dell’Interno: «forte, di quelle a cui lui ci ha abituato». E prova a trovarne un senso: «Credo volesse dare voce a un problema diffuso nelle periferie, di fronte al quale la gente si sente lasciata sola. Lo spaccio – ha aggiunto Meloni – è sostanzialmente impunito in Italia». I dubbi di Meloni però su quella scena salviniana andata in diretta su Facebook restano: «Il dubbio che ho è che quando sei una persona in vista, il rischio emulazione potrebbe non essere controllabile. io non lo avrei fatto, ma non lo trovo così incredibile».


Da mesi la presidente di FdI prova a smarcarsi dal segretario del Carroccio, forte anche dei sondaggi che attestano il suo partito in risalita, specie quando la Lega perde terreno. Tentativi di distinguersi cominciati dagli scambi accesi in occasione del comizio in piazza San Giovanni a ottobre 2019, quando la scenografia del palco rischiava di avere solo i simboli della Lega. E poi la polemica che ne seguì sulla leadership nel centrodestra: «Noi, dico proprio il centrodestra – disse Meloni su Raitre da Lucia Annunziata – diciamo che quello che prende più voti all’interno della coalizione è il leader del centrodestra. Salvini l’ultima volta ha vinto quella competizione. La prossima volta vediamo chi le vince».


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