L’humour nero di Taffo arriva puntuale sul citofono di Salvini: «Scusi, lei è spacciato?» – Il video

L’ironia del web sulla contestatissima iniziativa di Matteo Salvini che ieri a Bologna ha suonato il citofono di un’abitazione chiedendo: «Buonasera signora, suo figlio è uno spacciatore?».

Sta spopolando sul web la parodia di Taffo Funeral Service della contestatissima iniziativa di Matteo Salvini che ieri a Bologna nel quartiere popolare del Pilastro ha suonato il citofono di un’abitazione chiedendo: «Buonasera signora, suo figlio è uno spacciatore?». L’inviato di Taffo in un video citofonare a diversi cittadini chiedendo «Scusi lei è spacciato!?», con riferimento alla possibilità di poter usufruire dell’agenzia di pompe funebri. Sono numerose le prese in giro del gesto del leader della Lega che nelle ultime ore sono diventate virali. C’è chi, ad esempio, riprende la celebre scena in cui Fantozzi si arrampicava a un balcone per chiedere che avesse «fatto palo» durante una partita della nazionale, ricevendo un pugno. La domanda in questo caso si trasforma nel salviniano «Scusi, lei spaccia?».


Sempre con riferimento alle vicende del ragioniere interpretato da Paolo Villaggio c’è chi ricorda la telefonata in cui Fantozzi cercava di nascondere al telefono la propria voce facendo «l’accento svedese».


Riferimenti “storici” televisivi invece per gli utenti che hanno ricordato le gag attraverso il videocitofono della trasmissione Mai dire gol. In questo caso quella del fastidiosissimo bambino Gigi interpretato da Giacomo Poretti del trio Aldo Giovanni e Giacomo. Il nome del molestatore da “Gigi” diventa “Matteo” e il volto è quello dell’ex ministro degli Interni.

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