Martina ed Erika rispondono alle 5 domande più assurde sulle lesbiche – Il video

«Gli uomini ci vedono come un qualcosa di erotico, come una categoria, tra le più viste, su Youporn». E oggi esce il loro primo libro sugli omofobi

Giovani e innamorate. Si chiamano Martina ed Erika, due “vecchie” conoscenze di Open, dopo che hanno denunciato pubblicamente tutti gli insulti ricevuti in questi mesi sui social network. La loro “colpa”? Essere lesbiche, o meglio amarsi senza nascondersi, subendo poi quanto di peggio possa sgorgare dai social. Un inferno che hanno deciso di mettere nero su bianco nel libro “Le perle degli omofobi” in uscita oggi, 14 febbraio.


Open | Nell’immagine il bacio di Martina ed Erika

«Oggi è San Valentino, la festa di tutti gli innamorati, quindi anche la nostra. Noi siamo fidanzate da 2 anni e 8 mesi», raccontano mentre le accompagniamo in una libreria di piazza Duomo a Milano a scegliere i loro regali. «Una volta, in un negozio, mentre stavo comprando delle calze per Martina, visto che stavo cercando la taglia giusta, il commesso mi ha chiesto per chi fossero. E io ho risposto “Per la mia ragazza”, e lui “Ah, per il tuo ragazzo?”, “No, per la mia ragazza” ho specificato io». «All’inizio rimangono sempre perplessi», confessano.


Gli insulti

Open | Il “San Valentino” di Martina ed Erika a Milano

«Non bruciamo le foreste, bruciamo le lesbiche che tanto sono inutili e portano malattie», «Due belle pass**e sprecate», «Due tr**e assatanate che per essere curate necessitano di uno stupro», «Mi piacerebbe macellare i gay», «Ma io che voglio trom***e a tutte e due mentre vi baciate che cosa sono?», «Che spreco», «Pattumiere umane», «Dall’omosessualità si può guarire, basta volerlo e non avere paura di chiedere aiuto, è come qualsiasi altra malattia» e «Massacratele dal vivo». Questi sono alcuni degli insulti raccolti nel libro di Martina ed Erika. Frasi che fanno rabbrividire, spesso scritte in un pessimo italiano.

Le 5 domande più assurde sulle lesbiche

Martina ed Erika, poi, ne approfittano per rispondere a tutte le domande assurde che, in questi anni, si sono viste fare. Dal «chi fa l’uomo della coppia?» al «è vero che le lesbiche hanno i capelli corti e si vestono da maschiacci?»: «Stereotipi stupidi, c’è ancora la mentalità che una coppia “vera” sia formata da un uomo e da una donna e non anche da due uomini e due donne. Sull’abbigliamento, poi, noi ci vestiamo sportive, ma anche con vestitini e tacchi a spillo quando la sera andiamo a cena fuori. Come tutti».

«Chi paga a cena visto che non c’è l’uomo?»: «O io o lei, non c’è l’uomo che apre lo sportello della macchina, siamo tutte e due sia l’uomo che la donna della coppia», ironizzano. «Le lesbiche si innamorano delle loro amiche?»: «Allora gli etero non possono avere amici dell’altro sesso? Anche noi abbiamo i nostri gusti, non ci piacciono tutte le donne del mondo eh!».

Open | Martina ed Erika al Duomo di Milano

E, poi, la classica frase di chi prova a «farle cambiare idea» sul loro orientamento sessuale: «Ma se non siete mai state con un uomo come fate a dire che non vi piace?». Ed ecco la loro risposta: «E voi, se non siete mai stati con un uomo, come fate a dire che non vi piace?». Martina ed Erika «nel futuro» sperano di «unirsi civilmente, di avere un figlio» e soprattutto di «non essere viste dagli uomini solo come un qualcosa di erotico, come una categoria, tra le più viste, su Youporn».

Foto e video di Fabio Giuffrida per Open

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