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Achille Lauro e la lite con Sony: il braccio di ferro delle case discografiche per prendersi l’artista

18 Febbraio 2020 - 09:01 Maria Pia Mazza
Achille Lauro
Achille Lauro
Il passaggio dell’artista romano da un’etichetta all’altra sembra esser arrivato come un fulmine a ciel sereno. E dopo aver scoperchiato il vaso di Pandora si preannunciano venti di tempesta legale

Che Achille Lauro si stia muovendo nel panorama artistico italiano alla velocità di un tornado è ormai chiaro. E dopo l’exploit sanremese, Lauro De Marinis ha nuovamente scombinato come un fulmine a ciel sereno (apparentemente) le carte in tavola. Ma in questo caso non si è trattato di spartiti, ma di carte legali. 

Perché dopo aver annunciato dal proprio profilo Instagram di essere diventato il «nuovo Chief Creative Officer di Elektra Records per l’Italia, etichetta internazionale che nella storia ha rappresentato Jim Morrison, i Doors, i Queen e altre leggende della musica internazionale», Achille Lauro ha anche comunicato che le sue «attività discografiche confluiranno in questa etichetta grazie alla firma di un nuovo contratto con Warner Music Italy, tra i più importanti poli discografici della storia della musica italiana degli ultimi anni».

E con questo annuncio De Marinis sembra aver scoperchiato il vaso di Pandora, liberando così nell’aere di due delle principali major musicali (Warner e Sony) un malumore sinora ben celato. Tant’è che Sony Music, l’etichetta discografica che ha distribuito sino a ieri gli album di Achille Lauro e del collega Boss Doms, ha subito rilasciato un comunicato ufficiale in risposta all’annuncio dell’artista romano.

La reazione di Sony Music: «Ha un contratto di esclusiva con Sony Music»

«Achille Lauro – si legge nel comunicato della Sony – è un artista in esclusiva con Sony Music e con riferimento al comunicato fatto circolare in data odierna relativo alla nomina dell’artista Achille Lauro a “Chief Creative Director di Elektra Records / Warner Music Italy” si precisa che l’artista Achille Lauro ha in essere un contratto di esclusiva con Sony Music per ogni sua pubblicazione discografica».

Il manager di Achille Lauro: «È azzardato comunicare la titolarità della persona»

Immediata la risposta del manager di Achille Lauro, Angelo Canculli, che ha rilasciato un comunicato di risposta circa le dichiarazioni della Sony. «Achille Lauro non ha alcun contratto diretto con Sony Music bensì era concesso in licenza dalla De Marinis s.r.l.».

Nel comunicato viene sottolineato come Achille Lauro non fosse «un artista in cast», ma fosse unicamente «tenuto solo a licenziare dischi» con la major. «È azzardato comunicare la titolarità della persona», ha incalzato il manager di Lauro. 

«La società – si legge ancora nel comunicato del manager dell’artista romano – attraverso l’avvocato Andrea Pietrolucci e me, ha comunicato già da mesi a Sony Music che l’artista sarebbe andato in licenza ad altra discografica, prova ne è l’ampia corrispondenza intercorsa». 

Canculli, infine, lancia la stoccata finale, facendo emergere che i malumori con l’ormai ex etichetta di Achille Lauro fossero in realtà già noti e tangibili ben prima di Sanremo e ben prima di questa svolta apparentemente inaspettata.

Il manager di Achille Lauro: «L’informazione era già di dominio pubblico prima di Sanremo»

«Si evidenzia – chiosa infine Canculli – come tale informazione fosse già di dominio pubblico al punto che l’artista ha affrontato Sanremo palesemente senza il supporto di Sony Music e che, essendo nota la fine del rapporto con la stessa, ha ricevuto durante il periodo sanremese proposte da tutte le major di settore». 

«Ove Sony Music ritenga di essere lesa nei suoi diritti potrà nel caso percorrere altre strade piuttosto che quelle giornalistiche, ma ciò non toglie che ufficialmente da oggi Achille Lauro è un artista Elektra Records / Warner Music Italy», chiosa infine Angelo Canculli.

Sony, dal canto suo, al momento non risulta aver rilasciato ulteriori commenti sulla questione. Quel che sembra certo è che continueranno a volare stracci. Magari non marchiati Gucci, ma certamente non di poco conto.

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In copertina: INSTAGRAM / ACHILLE LAURO

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