I lavori per il nuovo Ponte Morandi continuano ad avanzare: completate le 18 pile che lo sosterranno

Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti ha ricordato le vittime del crollo

L’ultima delle 18 pile in cemento armato del nuovo ponte Morandi di Genova è stata posata. Responsabile del progetto è PerGenova, una joint venture formata da Salini Impregilo e Fincantieri. Secondo i costruttori la conclusione di questo cantiere è avvenuta «a tempo di record»: la data di inizio è stata infatti il 24 giugno 2019 e il ritmo di realizzazione del lavoro è stato di tre pile al mese.


Nell’architettura di un ponte le pile sono le strutture che sostengono le travi, quelle su cui poi verrà costruita la nuova strada. Per adesso il ponte visibile misura 550 metri, oltre metà della lunghezza totale prevista: 1.067 metri.


Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo, ha spiegato: «Questa è un’opera unica sotto tanti punti di vista: la componente innovativa e sostenibile, i tempi di realizzazione, la pressione e l’attenzione dell’opinione pubblica, l’attenzione alla qualità e alla sicurezza delle lavorazioni, e naturalmente la sua stessa ragion d’essere. Quelli che lavorano qui sono i nostri eroi».

Giovanni Toti, presidente della Liguria, ha commentato il risultato dell’opera ricordando le vittime del crollo avvenuto il 16 agosto 2018:

«Siamo sulla strada giusta e lo dobbiamo anche alle 43 persone che non ci sono più: loro resteranno per sempre gli angeli del ponte per Genova che hanno spinto tutti, istituzioni, governo, imprese e ciascuno di noi in ogni ora di faticoso lavoro a pensare che quest’opera avesse un valore in più che non è solo la gettata di cemento di una pila o la saldatura di una trave, ma qualcosa che va ben oltre quel gesto».

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