Palermo, arrestato (di nuovo) Gaetano Scotto. Per gli inquirenti «è tornato a comandare dopo la scarcerazione»

Gaetano Scotto è parte civile nel processo sul depistaggio della strage Borsellino per essere stato accusato ingiustamente ed è indagato per l’omicidio dell’agente Agostino

Sono stati arrestati a Palermo, durante l’operazione White Shark, i tre fratelli Scotto: Gaetano, Pietro e Francesco Paolo. Per gli inquirenti, Gaetano Scotto dopo la scarcerazione era tornato a svolgere il ruolo di «capo della famiglia mafiosa del quartiere Arenella». Il blitz riguarda in totale otto persone ritenute affiliate alla famiglia mafiosa dell’Arenella, una delle più rappresentative del mandamento di Palermo – Resuttana.


Gaetano Scotto è parte civile nel processo sul depistaggio della strage che causò la morte di Paolo Borsellino per essere stato accusato ingiustamente dall’ex pentito Vincenzo Scarantino. Lo stesso, inoltre, è indagato per l’omicidio di Vincenzo Agostino, il poliziotto ucciso nel 1989 con la moglie. Anche il fratello, Pietro Scotto, era stato arrestato per la strage, ma poi in appello venne assolto.


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