Mafia capitale, scadono i termini: Carminati lascia il carcere di Oristano

Accolto fuori dal carcere da una folla di giornalisti. La decisione della corte di Cassazione di rivedere il processo e riconteggiare le pene ha aperto la strada all’istanza accolta dal tribunale della Libertà

E’ stato il protagonista più simbolico dell’inchiesta chiamata Mafia Capitale, oltre che uno di quelli considerati con maggior ruolo all’interno dell’organizzazione su cui per anni ha indagato la procura di Roma. Massimo Carminati, però, oggi alla luce dell’ultima sentenza della Cassazione torna libero. Nel pomeriggio ha lasciato il carcere di Oristano subito accolto da una folla di giornalisti.


La decisione del tribunale della Libertà arriva dopo tre rigetti da parte della corte d’Appello. Gli avvocati Cesare Placanica e Francesca Tagliaferri hanno puntato sulla scadenza dei termini di custodia cautelare (visto che la sentenza nei confronti di Carminati deve essere rivalutata e riconteggiata in appello) e hanno ottenuto il sì alla libertà. Ora si dicono, ovviamente, più che soddisfatti: “E’ stato tutelato un principio di libertà”.


Intanto, il ministro della Giustizia Bonafede ha delegato l’ispettorato generale del ministero a svolgere i necessari accertamenti preliminari sulla scarcerazione di Carminati, stando a quanto si apprende da fonti di via Arenula.

Salvatore Buzzi, l’altro grande protagonista dell’inchiesta, è attualmente ai domiciliari ed ha più volte presentato istanza per essere definitivamente scarcerato.

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