In Evidenza ENISiriaUSA
ESTERINeonazismoUSAVenetoVicenza

A Vicenza c’era un soldato americano che informava un gruppo estremista, satanista e neonazista

23 Giugno 2020 - 04:11 David Puente
Il soldato operava in Italia presso una base «vicino a Vicenza» e aveva fornito informazioni utili per un attacco terroristico in Turchia

Dal 2019 operava in Italia un collaborazionista di un gruppo estremista, satanista e neonazista, e lo scopriamo solo oggi grazie al Dipartimento di Giustizia americano, il quale ha reso pubblico il fatto attraverso un comunicato stampa del 22 giugno 2020. Il suo nome è Ethan Phelan Melzer, soldato americano 22enne che prestava servizio presso una base militare «vicino a Vicenza», ed è stato arrestato con l’accusa di aver fornito informazioni utili per orchestrare un attacco terroristico contro la sua stessa unità.

Il documento con tutte le informazioni diffuso dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia americano non riporta il luogo esatto dove era stato assegnato Melzer, informazione che però troviamo all’interno di un allegato pubblicato nel sito ufficiale e segnalato in un tweet da Alex Orlowski. Ecco l’informazione contenuta nel documento del Dipartimento:

g. Beginning on or about October 4, 2019, MELZER and the Unit were stationed at a U.S. military facility (“U.S. Military Installation-1”) in the vicinity of Vicenza, Italy.

Melzer era membro attivo di un canale Telegram ultra misogino chiamato RapeWaffen nel quale, come rivelato dalle analisi sul suo stesso cellulare, aveva fornito informazioni sensibili sulla propria unità ai membri dell’Ordine dei 9 Angoli (O9A), un gruppo satanista neonazista che sta destando preoccupazione nel Regno Unito. Nel documento del Dipartimento di Giustizia americano si legge, inoltre, che il gruppo neonazista è anche sostenitore del terrorismo jihadista.

Uno dei simboli del gruppo satanista neonazista O9A.

Il soldato americano ha ammesso di essere un traditore degli Stati Uniti d’America, confessando il suo ruolo di informatore per un attentato terroristico orchestrato contro i membri della sua unità:

During an interview on or about May 30, 2020, MELZER confessed to his role in plotting the attack, which was to be carried out by members of a terrorist organization, admitted that he intended for the planned attack to result in the deaths of as many of his fellow service members as possible, and declared himself to be a traitor against the United States whose conduct was tantamount to treason.

Il luogo del possibile attacco? In Turchia:

a. On or about May 23, 2020, MELZER, a service member with the U.S. Army, used an encrypted messaging application (the “Messaging Application”) to solicit assistance for a mass casualty attack on his U.S. Army unit (the “Unit”) once it deployed to Turkey.

Melzer aveva fornito in chat informazioni utili riguardo la composizione della sua unità, così come dettagli in merito alle armi in dotazione, e in particolare gli spostamenti previsti in territorio turco al fine di facilitarne l’attacco. Secondo il procuratore degli Stati Uniti Audrey Strauss, il ragazzo era motivato dal razzismo e dall’odio:

Melzer allegedly provided this potentially deadly information intending that it be conveyed to jihadist terrorists.  As alleged, Melzer was motivated by racism and hatred as he attempted to carry out this ultimate act of betrayal.  Thanks to the efforts of the agents and detectives of the JTTF, our partners in the Departments of Defense and State, and the career prosecutors of this office, a hate-fueled terrorist attack against American soldiers has been thwarted.

Nelle dichiarazioni di Strauss troviamo un riferimento ai terroristi jihadisti, così come riporta anche la vicedirettrice della divisione antiterrorismo dell’FBI, Jill Sanborn, la quale cita in particolare al-Qaida:

As alleged, Ethan Melzer sought to facilitate a deadly mass attack on his fellow service members by disclosing sensitive information to multiple extremists, including al-Qa’ida.

Come è possibile che ci sia un legame tra i satanisti neonazisti e gli estremisti islamici? Il gruppo O9A di cui parla il Dipartimento di Giustizia americano ha origini nel Regno Unito e sarebbe stato guidato negli anni 70 da un uomo che si faceva chiamare Anton Long, il quale viene associato all’attivista neonazista David Myatt di cui ritroviamo una sua fotografia pubblicata su Wikipedia scattata nel 2007:

David Myatt, convertito all’Islam nel 1998. Foto del 2007.

David Myatt non nega il suo passato da estremista e il suo sostegno al terrorismo, così come non nega il sostegno a bin Laden:

Yet, in that – this – other world, the scent of having understood remains, which is why I feel I now quite understand why, in the past, certain individuals disliked – even hated – me, given my decades of extremism: my advocacy of racism, fascism, holocaust denial, and National-Socialism, followed (after my conversion to Islam) by my support of bin Laden, the Taliban, and advocacy of ‘suicide attacks’.

I also understand why – given my subversive agenda and my amoral willingness to use any tactic, from Occult honeytraps to terrorism, to undermine the society of the time as prelude to revolution – certain people have saught to discredit me by distributing and publishing certain allegations.

Immagine, fornita a Open da Alex Orlowski, pubblicata in «un vecchio canale Telegram Rapewaffen». Nella foto a sinistra un ritratto di David Myatt.

Nel documento pubblicato nel sito del Dipartimento di Giustizia americano leggiamo che il gruppo satanista neonazista supportava proprio Osama bin Laden:

O9A also has expressed support for the views of Usama bin Laden, the former emir, or leader, of al Qaeda, the jihadist terrorist group that, among other things, is responsible for the bombing of the U.S. embassies in Kenya and Tanzania in or about 1998, and the bombing of the U.S. Navy vessel the U.S.S. Cole in or about 2000, and the attack against the United States on or about September 11, 2001.

C’è dell’altro. Sempre secondo il documento, il gruppo O9A crede che nel tempo la Germania sia stata convertita (il termine usato è «perverted») dal modello «Giudeo-cristiano». Insomma, il problema sono gli ebrei e i cristiani, il che pone i terroristi jihadisti come una sorta di «alleato prezioso», ma i legami tra nazismo e Islam sono citati in diversi episodi della storia.

Leggi anche:

Nella foto di copertina un mix tra «Soldato americano in Iraq dalla mostra “Uno sguardo inadeguato” di Francescoo Zizola, 16 marzo 2013. ANSA/UFFICIO STAMPA» e il simbolo del gruppo O9A.

Articoli di ESTERI più letti