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Stati Uniti, la cliente si chiama Aishah: il dipendente di Starbucks scrive «Isis» sul bicchiere

«Mi sono sentita umiliata. Ero infuriata», ha raccontato la 19enne

Nel Minnesota, negli Stati Uniti, una donna musulmana ha trovato la parola «Isis» scritta sul suo bicchiere di Starbucks dopo aver comunicato al dipendente che il suo nome era Aishah. «Mi sono sentita umiliata e infuriata», ha detto. L’episodio è avvenuto lo scorso primo luglio, quando la ragazza ha ordinato una bevanda ghiacciata nella nota caffetteria, gestita dallo store Target.


Dopo aver detto al barista il suo nome la ragazza ha riferito di aver visto che il ragazzo nascondeva il bicchiere per scrivere sopra qualcosa. Quando la bevanda le è stata consegnata ha trovato la scritta «Isis». Come noto, la catena di caffetterie chiede ad ogni cliente il nome per poterlo poi segnare sulla bevanda da consegnare quando pronta.


«Quando ho ricevuto per la prima volta il drink ero scioccata», ha detto Aishah lunedì in una conferenza stampa presso la sede Consiglio sulle relazioni islamico-americane a Minneapolis, il CAIR-MN.

Quando Aishah aveva chiesto al dipendente perché «Isis» fosse scritto sulla sua tazza, il dipendente aveva risposto di non aver capito bene il suo nome, secondo quanto affermato dall’associazione CAIR-MN. Il responsabile dello store Target ha definito l’incidente un «errore sfortunato che avrebbe poteva essere evitato con un semplice chiarimento. Stiamo intraprendendo azioni appropriate con il dipendente coinvolto, inclusa una formazione aggiuntiva, per garantire che ciò non si verifichi più».

Credits foto: Jaida Grey Eagle/Sahan Journal

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