Il 17 luglio 1994, esattamente 26 anni fa, l’Italia giocava la finale dei mondiali di calcio Usa ’94, contro il Brasile. Saranno le prodezze di Roberto Baggio a condurci sul campo di Pasadena, in California. Il codino magico, nonostante una contrattura alla coscia destra, scende in campo. Dopo 120 minuti di partita, si va ai rigori. Baggio è sempre stato una garanzia dal dischetto ma stavolta è stanco, sfinito. E l’epilogo lo conosciamo tutti.
Tante volte, quando vado a dormire, penso ancora a quel rigore
ROBERTO BAGGIO
Oggi Valentina, figlia di Roberto Baggio, ricorda quel momento come il giorno in cui «il Brasile diventava tetra campione del mondo e il mio papà sbagliava il rigore più marcante della sua carriera». E prova ancora una volta a descrivere – a 26 anni di distanza – come deve essersi sentito il suo papà quel giorno («Una delle domande più ricorrenti quando le persone mi chiedono di papà riguarda il suo sentimento in un momento di sconfitta come quello»). «Credo fermamente che quel giorno il mio papà abbia dato il suo meglio, come ogni altro giorno. E che le sue lacrime e la sua testa bassa uscendo dal campo ci abbiano fatto sentire che nella vita, a tutti è capitato di sentirsi come Roby Baggio. L’importante è non mollare MAI», scrive Valentina sul suo profilo Instagram.
Video editing: Carlotta Megali
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