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Coronavirus. Caos sulla scuola negli Usa: gli insegnanti fanno causa allo Stato in Florida. In Brasile via libera ai test del vaccino cinese sull’uomo

21 Luglio 2020 - 07:33 Redazione
Nel mondo i contagi totali hanno raggiunto la soglia di 14,7 milioni, mentre le vittime sono salita a 609.887. Secondo l'ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, gli Stati Uniti mantengono il primo posto nella classifica globale, con 3,8 milioni di casi, seguiti dal Brasile con 2,1 milioni e l'India con 1,1 milioni di infezioni

Usa

EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH | Il governatore della Florida Ron Desantis

È di quasi 60 mila l’aumento dei contagi di Coronavirus negli Stati Uniti, che vede salire le infezioni di 59.895 nelle ultime 24 ore, mentre le vittime sono state 530. Il totale americano tocca ora quota 3,8 milioni di contagi, mentre salgono a 140.906 i morti, secondo i dati della Johns Hopkins University. L’ondata di contagi sta interessando soprattutto gli Stati dell’Ovest e del Sud del Paese, con una situazione sempre più incandescente in Florida, dove il sindacato degli insegnanti, il secondo più grande negli Usa, ha fatto causa al governatore Ron Desantis che, su spinta della Casa Bianca, ha deciso di riaprire le scuole il prossimo mese per tornare alle lezioni in presenza. È la prima causa di questo genere, riporta il New York Times, e potrebbe aprire la strada a nuove iniziative in altri Stati, mentre altri grandi distretti scolastici hanno riconsiderato l’idea di riportare studenti e docenti in classe.

Brasile

Miguel SCHINCARIOL / AFP | Il cimitero di Villa Formosa a San Paolo, in Brasile

Da oggi 21 luglio in Brasile cominceranno i test clinici avanzati sul vaccino di fabbricazione cinese contro il Coronavirus. Saranno 900 i volontari che riceveranno le prime dosi, come riporta il Guardian. A fornirle sarà la società farmaceutica cinese Sinovac, terzo gruppo al mondo a entrare nella fase 3 dei test sull’uomo su larga scala, ultima fase prima dell’approvazione. Il vaccino sarà somministrato a medici e operatori sanitari che si offriranno volontari in sei Stati del Brasile, che resta il secondo Paese più colpito dalla pandemia dopo gli Stati Uniti con 2,1 milioni di contagi e 80.120 morti. I primi risultati saranno disponibili entro tre mesi.

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