Il sindaco di Limone a Grillo: «Rimuovere i resti della Chevrolet». 39 anni dopo parte del rottame è ancora sul luogo dell’incidente

«Niente di personale con Beppe Grillo – ha specificato il sindaco – capisco che sia difficile per lui ricordare, ma ritengo che vadano rimossi per sempre, mettendo la parola fine a quella terribile vicenda»

Tra le montagne di Limone Piemonte, nel Cuneese, ci sono i resti del telaio di una Chevrolet. Il fuoristrada finì 39 anni fa, il 7 dicembre del 1981, in un burrone ai primi chilometri della Via del Sale Limone-Monesi. Un incidente nel quale morirono tre persone, compreso un bambino di 9 anni. Alla guida del mezzo c’era il comico e futuro fondatore del M5s Beppe Grillo. Una vicenda dolorosa per la quale Grillo, assolto in primo grado, fu poi condannato in appello per omicidio colposo, dovuto ad incidente stradale, a quattordici mesi di reclusione con il beneficio della condizionale e della non iscrizione. La condanna fu resa definitiva dalla Cassazione nel 1988.


La denuncia del sindaco Riberi

Oggi, a distanza di 39 anni, ciò che rimane del mezzo distrutto è motivo di interesse per passanti e turisti, come denuncia il sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi: «Quel rottame – ha spiegato a La Stampa – non è un trofeo da mostrare ai turisti. Tanti continuano a fermarsi, per scattare fotografie come fosse un’attrazione. Invece bisogna avere rispetto delle persone che sono decedute in quella tragedia. Proverò a contattare Beppe Grillo, per collaborare insieme, trovare una soluzione condivisa e rimuovere definitivamente i resti del veicolo». Riberi racconta anche come, nel mese successivo all’incidente, siano giorno dopo giorno sparite le componenti “di valore” del mezzo: pneumatici, carrozzeria, parti interne dell’abitacolo. Il piccolo cumulo di rottami rimasto è visibile a un centinaio di metri dalla strada. «Niente di personale con Beppe Grillo – specifica il sindaco – capisco che sia difficile per lui ricordare, ma ritengo che vadano rimossi per sempre, mettendo la parola fine a quella terribile vicenda».


La risposta di Grillo

E a poche ore dall’appello del sindaco arriva la risposta: la carcassa verrà rimossa, e i costi dell’operazione saranno pagati dallo stesso fondatore del Movimento 5 Stelle, che ha assicurato al sindaco Massimo Riberi la sua disponibilità a pagare le spese. Grillo «è stato gentile, disponibile e comprensivo – ha detto a La Stampa il sindaco – Mi ha detto che gli era dispiaciuto ricordare quel terribile episodio e mi ha invitato a procedere alla rimozione, garantendo che si accollerà le spese».

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