Vittorio Sgarbi commenta i 15 giorni di sospensione dalla Camera che gli sono stati imposti dalla conferenza dei capigruppo per lo scontro verbale con le parlamentari Mara Carfagna e Giusi Bartolozzi. «Un provvedimento fascista: mi viene impedito di esercitare il mandato parlamentare. Io non ho nulla di cui pentirmi o ravvedermi. E per questo denuncerò con un esposto alla magistratura la Carfagna, la Bartolozzi e il presidente Fico, sperando che non si facciano scudo dell’immunità», tuona il deputato e critico d’arte.
«Come in un tribunale dell’Inquisizione sono stato condannato senza prove. Nelle registrazioni della seduta non c’è traccia delle parole di cui vengo accusato – spiega il parlamentare -. Impedirmi di svolgere l’attività parlamentare è un abominio: una grave abuso di cui dovranno rispondere. Se pensano d’intimorirmi, sappiano che continuerò le mie battaglie in nome della libertà di pensiero».
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Video editing: Carlotta Megali