La foto virale della “Tigre libanese”, il campione di basket che soccorre i feriti di Beirut

«Felice è colui che non differenzia tra cristiani, sunniti, sciiti, drusi, protestanti e altre religioni. Viviamo assieme. E abbiamo imparate come farlo al meglio», ha scritto l’ex cestista in un post su Instagram

Soprannominato la “tigre libanese”, il suo nome è Fadi El Khatib. Ex giocatore di basket, è considerato tra i più forti cestisti nella storia libanese e nel continente asiatico. Vincitore di quattro FIBA Asia Champions Cup con i club Sagesse e Al-Riyadi, il suo volto è l’immagine di un Libano piegato dalle macerie dell’esplosione, ma unito nel chiedere le dimissioni del governo.


La foto diventata virale lo ritrae mentre trasporta uno dei centinaia di feriti rimasti coinvolti negli scontri con le forze di polizia. Da giorni la capitale libanese è diventata teatro di scontro tra i manifestanti e le autorità, dopo che la rabbia per le morti al porto di Beirut è esplosa in tutta la città. «Felice è colui che non differenzia tra cristiani, sunniti, sciiti, drusi, protestanti e altre religioni. Viviamo assieme. E abbiamo imparate come farlo al meglio», ha scritto El Khatib in un post su Instagram.


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We live together. And we have to learn how to do it well. And understand once and for all that our cause is unanimous: Justice for Beirut. Justice for our deceased families and friends. Justice for 30 years of corruption. Corruption. Corruption. Corruption. There shouldn’t be anything stronger for us. نعيش معا. وعلينا أن نتعلم كيف نفعل ذلك بشكل جيد. ونفهم مرة واحدة وإلى الأبد أن قضيتنا إجماعية: العدالة لبيروت. العدل لعائلاتنا وأصدقائنا المتوفين. العدالة ل30 عاما من الفساد. الفساد. الفساد. الفساد. لا ينبغي أن يكون هناك شيء أقوى بالنسبة لنا.

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«Vogliamo che capiate una volta per tutte che la nostra causa è unica: Giustizia per Beirut. Giustizia per i nostri familiari e i nostri amici deceduti. Giustizia per 30 anni di corruzione. Corruzione. Corruzione. Corruzione. Non dovrebbe esserci niente più forte di noi», scrive El Khatib. La cleptocrazia che governa il Paese ha portato il Libano al default lo scorso marzo e a una recessione economica che nel giro di una notte ha fatto sparire ai molti cittadini i risparmi di una vita.

El Khatib – che è il proprietario di un’associazione sportiva a Beirut – contattato poco dopo l’esplosione dalla Cnn aveva detto che «il danno è davvero più grande di quello che la gente si aspettava. È più grande del Libano».

Foto copertina: Fadi El Khatib Instagram/Al Arabiya

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