Ristoratore suicida a Firenze, il fratello: «Terrorizzato da un nuovo lockdown per il Coronavirus»

Per il fratello Marco Vanni il problema non era pagare i debiti ma il futuro: «Non davano certezze, si parlava di un nuovo lockdown»

La città di Firenze è sotto shock dopo il suicidio di un ristoratore. Il lockdown, la pandemia e la crisi economica hanno portato a «una tragedia annunciata», ha commentato Federcuochi. L’imprenditore si sarebbe tolto la vita per la difficoltà nel pagare il mutuo del locale: «È un settore fatto di piccole realtà, come quella del ristoratore di Firenze, ricorda la Federazione, imprese in cui spesso lavora tutta la famiglia che, con il dramma del Covid19 e il lockdown, hanno perso tutto, risparmi, clientela, persino la speranza di potersi rialzare», scrive Federcuochi.


Per il fratello del ristoratore, Marco Vanni – intervenuto a Italia 7 – «il problema non era pagare i debiti perché quando uno fa un investimento e cerca di ampliare l’azienda e di stare meglio non è questo il problema». Il problema – ha detto – è «l’incertezza del futuro: non davano la certezza, si parlava di una nuova chiusura, di un nuovo lockdown, è questo che ha reso la persona fragile, mio fratello fragile».


La storia del ristoratore «racconta il dramma di centinaia di migliaia di imprenditori schiacciati dalla grave crisi economica e lavorativa che stiamo vivendo a causa del maledetto Coronavirus», ha commentato la segretaria di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. «Persone alle quali la politica, spesso, bon è stata in grado di dare una speranza di rinascita. Una riflessione necessaria per ciascuno di noi, nessuno escluso».

Foto copertina: AFP/Carlo Bressan

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