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Il sogno di Martin Luther King rivive nella marcia di Washington 57 anni dopo – Il video

28 Agosto 2020 - 14:30 Carlotta Megali
Oggi a pochi passi dalla Casa Bianca migliaia di persone sfileranno per chiedere giustizia e ribadire la fine del razzismo e della brutalità della polizia

La mattina del 28 agosto 1963 almeno 200 mila persone si radunarono a Washington per partecipare ad una delle più grandi marce politiche che gli Stati Uniti avessero mai visto. Ad organizzarla furono i sei leader delle principali organizzazioni per la lotta per i diritti civili, tra cui Martin Luther King Jr., pastore protestante e attivista politico che allora aveva 34 anni.

Oggi, 57 anni dopo, migliaia di persone si ritroveranno, di nuovo, per ribadire che il razzismo non può avere posto in America. Così come la violenza della polizia contro gli afroamericani. Al posto di Martin Luther King, ci sarà il reverendo Al Sharpton, leader dei diritti civili afroamericani, che durante i funerali di George Floyd, ha chiamato a raccolta tutte le etnie per mettere un punto alle ingiustizie e alle discriminazioni.

A guidare la marcia saranno le famiglie dei defunti, morti a causa delle ingiustizie, a cominciare da quella di Floyd e di Eric Garner, due dei tanti afromaericani uccisi dalle forze dell’ordine. La marcia di oggi assume senza dubbi un valore politico, data la vicinanza alle elezioni presidenziali di novembre, a favore del candidato democratico Joe Biden, il quale ha già ricevuto l’endorsement del reverendo Sharpton.

Tuttavia la marcia solleva anche questioni legate alla sicurezza dei partecipanti, causa Covid-19, dato che gli esperti raccomandano di mantenere le distanze ed evitare assembramenti.

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