Stupro di Matera, nei verbali il consiglio shock di un’invitata alle quindicenni: «Non chiamate la polizia che rovinate la festa»

Le due ragazze avevano denunciato la violenza subito dopo il ricovero in ospedale, nella notte tra il 6 e il 7 settembre

«Non chiamate la polizia, altrimenti rovinate la festa!». A urlarlo, una ragazza presente alla festa in villa a Marconia, frazione di Pisticci, in provincia di Matera mentre due giovani di origini inglesi di appena 15 anni in quel preciso istante vengono stuprate senza pietà. L’episodio è accaduto nella notte tra il 6 e il 7 settembre. Gli aggressori erano da cinque a dieci, come riporta il racconto, recuperato dai verbali, di Repubblica.


Quattro persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato nell’indagine per la violenza sessuale di gruppo sulle due turiste inglesi minorenni. La vicenda è emersa solo ieri, 10 settembre, quando la questura materana aveva confermato le indagini in corso sulla violenza, dopo che le due ragazze avevano presentato denuncia. Le due turiste erano in vacanza a Pisticci, sulla costa jonica. La sera tra il 6 e il 7 settembre hanno partecipato alla suddetta festa, dopo la quale hanno chiamato l’ambulanza del 118 per essere soccorse. Nel frattempo, le ragazze sono state dimesse dall’ospedale.


La dinamica

Sempre secondo quanto riporta La Repubblica, il gip di Matera ha provato a dare una prima versione della dinamica dei fatti. Le due ragazze inglesi, dopo un soggiorno di quasi un mese in Basilicata – regione di origine di una delle due – un giorno decidono di accettare l’invito e quindi di partecipare, con la sorella più grande di una delle due alla festa nelle campagne di Pisticci. Una di quelle feste di compleanno che finisce per avere più “imbucati” che invitati “ufficiali”.

All’una di notte arriva anche la cugina «di una delle due ragazzine inglesi». «Al mio arrivo sul posto – mette a verbale la ragazza – vedo una cinquantina di persone invitate a bere e a ballare nella parte centrale. Cerco le mie cugine e vedo mia cugina più grande, seguita dalle due minorenni, sconvolte: piangevano. Mi hanno detto in inglese, perché parlano soltanto inglese: “Help. Help, they took us behind”, che significa, “Aiuto aiuto, ci hanno trascinate lì dietro”. Non capendo bene cosa fosse successo cercavo di calmarle. A quel punto è intervenuta mia cugina più grande. Che mi ha detto: “Le hanno violentate entrambe”».

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