Antitrust, maxi-multa di 5 milioni di euro per Poste: pratiche ingannevoli sulle raccomandate. «Per i ritardi, prescritti numerosi reati»

Si tratta della cifra massima che il Garante per la Concorrenza può infliggere. Secondo l’Antitrust, i ritardi per le notifiche sbagliate delle raccomandate hanno avuto pesanti conseguenze sul sistema giudiziario

Poste italiane sono state multate per 5 milioni di euro dall’Antitrust, la cifra massima possibile, per pratiche scorrette che sono «risultate ingannevoli» sulla promozione delle raccomandate e sul servizio di Ritiro Digitale delle stesse. Secondo il Garante della Concorrenza e del Mercato, con questa pratica scorretta Poste non ha solo danneggiato i consumatori, ma anche il sistema giudiziario. I danni sul sistema giudiziario sono stati più volte sottolineati dall’Antitrust nelle relazioni annuali sullo stato della giustizia. In particolare per «i ritardi dovuti a errate notifiche nell’espletamento dei processi – scrive il Garante – soprattutto quelli penali, con conseguente prescrizione di numerosi reati».


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