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Secondo Grillo le dittature lavorano meglio delle democrazie? L’esempio sbagliato di Singapore e Taiwan

16 Settembre 2020 - 15:30 David Puente
Un intervento caldo, quello del comico al Senato. Ma sbaglia a paragonare Taiwan e Singapore a delle dittature

Beppe Grillo, il comico genovese fondatore del Movimento 5 Stelle, è intervenuto il 15 settembre in collegamento in conferenza stampa al Senato sostenendo che a Singapore e Taiwan ogni decisione politica dei rispettivi paesi verrebbe presa dopo aver consultato i propri cittadini. Non solo: avrebbe paragonato entrambi a delle dittature che funzionano, paradossalmente, meglio delle democrazie.

In risposta a Beppe Grillo è intervenuto il senatore di Forza Italia Lucio Malan attraverso un comunicato stampa pubblicato nella sua pagina Facebook ufficiale: «Beppe Grillo vuole cambiare la Costituzione, ma non sa neppure distinguere le dittature dalle democrazie, e neppure le monarchie dalle repubbliche». Chi ha ragione?

La dichiarazione di Beppe Grillo

Ecco la trascrizione dell’intervento del comico genovese:

Vai a Singapore, ogni decisione di Singapore o di Taiwan è presa attraverso una domanda ai cittadini.

[…]

Chiedono delle domande nei Paesi dove hanno un dittatore, dove il Primo ministro è figlio del Re. Allora oggi è paradossale che funzionino più le dittature che le democrazie.

Taiwan è una dittatura?

Il primo maggio 2009 venne pubblicato sul Blog di Beppe Grillo un articolo dal titolo «Servi si nasce, italiani si diventa» dove il comico citava come punto di riferimento Freedom House, l’organizzazione fondata da Eleanor Roosevelt che misura il grado di libertà civili e diritti politici garantiti per ciascun Paese del mondo. Qual è la classificazione data a Taiwan? Di certo non una dittatura, al contrario!

Secondo Freedom House l’attuale governo è stato eletto attraverso elezioni libere ed eque, ottenendo il punteggio massimo (qui è possibile consultare la descrizione del sistema politico). Che Taiwan sia una giovane democrazia non c’è dubbio, ma già nel 2018 si parlava di democrazia diretta dove i cittadini potevano intraprendere iniziative elettorali e referendum dando loro voce in capitolo. Nel sito del Governo di Taiwan è possibile visionare lo storico delle novità politiche e istituzionali del Paese, come per esempio l’approvazione della legge referendaria nel 2003 che fornisce ai cittadini di poter votare direttamente questioni di importanza sia locale che nazionale.

Ecco, invece, la classificazione data all’Italia da Freedom House:

Secondo Freedom House il paese orientale si troverebbe in una situazione migliore rispetto a quella italiana, con una differenza di 4 punti percentuali. Se Taiwan è una dittatura, cosa potremmo pensare dell’Italia dove al governo c’è il Movimento 5 Stelle da lui fondato?

Singapore è una dittatura?

Per il Singapore la situazione è molto diversa, ma di fatto, sempre secondo Freedom House, non è considerato un Paese dittatoriale:

Definito parzialmente libero, al momento non scende nelle posizioni più basse della classifica dove sono presenti altri Paesi come il Venezuela:

Il governo di Singapore viene eletto tramite elezioni prive di irregolarità, ma di fatto il sistema elettorale agevola un unico partito. Infatti, il primo ministro Lee Hsien Loong governa dal 2004 senza problemi di sorta e il partito PAP governa dal 1959. I parlamentari eletti, inoltre, perdono la carica in caso di espulsione dal partito, e questo li mette in condizione di mancata libertà decisionale. Non risulta, rispetto a Taiwan o paesi come la Svizzera, un sistema di democrazia diretta.

Democrazia diretta e sistema svizzero

Per comprendere come funzioni un sistema collaudato di democrazia diretta bisognerebbe fare l’esempio della Svizzera:

L’iniziativa popolare permette ai cittadini svizzeri di proporre una modifica o un’estensione della Costituzione. Il suo punto di forza consiste nel suscitare o rilanciare il dibattito politico su un determinato argomento. Affinché l’iniziativa popolare riesca e possa essere sottoposta a votazione popolare è necessario raccogliere 100’000 firme entro 18 mesi. Le autorità possono presentare un controprogetto all’iniziativa nella speranza che la popolazione e i Cantoni lo preferiscano alla proposta dell’iniziativa popolare.

Con il referendum facoltativo i cittadini svizzeri possono chiedere di sottoporre a votazione popolare una legge approvata dall’Assemblea federale. A tal fine è necessario raccogliere 50’000 firme entro 100 giorni dalla pubblicazione del testo di legge.

Conclusioni

Beppe Grillo sbaglia a paragonare Taiwan a una dittatura, dove non esiste nemmeno un Re con il figlio incaricato come Primo Ministro. Mentre a Taiwan è presente un sistema di democrazia diretta, non ai livelli della Svizzera, a Singapore la situazione è ben diversa: il sistema elettorale non permette di considerare il paese una vera e propria dittatura, ma consente di fatto la vittoria assicurata a un partito che governa da decenni. Neanche per il caso di Singapore esiste un Re e di conseguenza un figlio che diventa Primo Ministro.

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