Cosa accade in Calabria dopo la morte della presidente Jole Santelli: la guida al vice Spirlì, poi si torna al voto

Nel giro di qualche mese andranno indette nuove elezioni. La guida passa temporaneamente nelle mani del vice presidente della Giunta, il leghista Nino Spirlì

La morte improvvisa della presidente della Regione Calabria Jole Santelli, che aveva anche la delega alla tutela della Salute, comporta una serie di conseguenze sulle istituzioni regionali. In base all’articolo 33, comma 6 dello Statuto regionale, infatti:


Si procede parimenti a nuove elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta in caso di rimozione, impedimento permanente, morte, incompatibilità sopravvenuta e dimissioni volontarie del Presidente


A guidare temporaneamente la Regione sarà quindi il vice presidente della Giunta, il leghista Nino Spirlì. Ma nel giro di un paio di mesi sia la Giunta, sia il Consiglio regionale (quest’ultimo entro 10 giorni) andranno sciolti e si dovrà procedere con nuove elezioni. L’ultima tornata si era svolta il 26 gennaio 2020. Spirlì ha ricordato la lunga amicizia che lo legava alla governatrice Santelli, prima donna a diventare presidente in Calabria e più in generale in una regione del Sud: «Ci conoscevamo da 25 anni, questa notizia mi ha sventrato. Abbiamo condiviso tutto, col sogno di cambiare totalmente il futuro della nostra terra». Santelli, iscritta a Forza Italia dal 1994, era stata eletta deputata per la prima volta nel 2001. La Camera le ha tributato un minuto di silenzio. Nella sua carriera politica è stata sottosegretaria al ministero della Giustizia dal 2001 al 2006 nei governi Berlusconi II e III, poi sottosegretaria al ministero del Lavoro da maggio a dicembre 2013 nel governo Letta. Ha ricoperto anche l’incarico di vice sindaca del Comune di Cosenza, sua città natale, fino a dicembre 2019.

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