La vignetta di Charlie Hebdo con Erdogan in mutande, la Turchia apre un’indagine. Il presidente turco: «La ignoro, ma Macron rivuole le Crociate»

di Cristin Cappelletti

«Non l’ho neppure guardata perché mi rifiuto di dare importanza, anche solo per curiosità, a queste pubblicazioni immorali», ha detto il capo del governo di Ankara

Nel suo ultimo numero, il settimanale satirico si prende gioco del presidente turco. «Erdogan, in privato è molto buffo», recita la copertina. Nella vignetta di Charlie Hebdo si vede il leader dell’Akp sul divano con una t-shirt bianca, in mutande e una lattina in mano mentre solleva il lungo velo di una donna musulmana fino a lasciarle il fondoschiena completamente scoperto. Quindi l’esclamazione: «Ouuuh! Il Profeta!».


La procura generale della capitale turca ha dunque aperto una procedura giudiziaria mettendo sotto inchiesta la rivista per la caricatura. Il presidente turco, davanti al gruppo parlamentare dell’Akp, ha però detto che ignorerà la vignetta: «Non l’ho neppure guardata perché mi rifiuto di dare importanza, anche solo per curiosità, a queste pubblicazioni immorali». Erdogan ha poi aggiunto che «opporsi agli attacchi contro il nostro profeta» Maometto «è una questione d’onore».


Il disegno è andato così ad aggiungersi alle già forti tensioni tra Ankara e Parigi, dopo che nei giorni scorsi Erdogan aveva consigliato al presidente francese Macron di farsi curare per problemi mentali. L’attacco era arrivato a seguito del giro di vite che il presidente francese ha imposto sull’islamismo in Francia. Una mossa arrivata pochi giorni la decapitazione dell’insegnante che aveva mostrato in classe delle vignette su Maometto. Oggi il presidente turco è tornato ad attaccare Macron: «La France e l’Europa non meritano politici come Macron e quelli che condividono la sua mentalità, che non fanno altro che seminare odio e vorrebbero rilanciare le Crociate».

Alta tensione Francia-Turchia

La stretta del capo dell’Eliseo sulla vita dell’Islam in Francia con il suo piano di cinque punti, denominato “cinque pilastri”, è stato condannato da tutto il mondo musulmano. Molti Paesi credono che questo giro di vite possa solo alimentare l’ostilità verso le persone di fede islamica, mentre l’islamofobia cresce in tutto il Paese. Due settimane fa una donna con il velo è stata accoltellata vicino alla Torre Eiffel. I due assalitori hanno gridato a lei e alla famiglia «sporchi arabi, questa non è casa vostra».

«Condanniamo con la più grande fermezza l’ultima edizione della rivista francese» Charlie Hebdo, «che non ha rispetto per alcun credo, alcuna sacralità e alcun valore», ha scritto su Twitter il portavoce del presidente turco. «L’obiettivo di queste pubblicazioni senza morale e decenza – aggiunge – è di seminare odio e ostilità».

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