Coronavirus, Miozzo (Cts) avverte: «Contagi alti, scordiamoci il Natale tradizionale. La scuola? Non favorisce il contagio»

di Cristin Cappelletti

Il coordinatore del Cts ritorna anche sul tema della scuola: «I rischi maggiori sono fuori dalle aule»

«Se anche la curva dovesse scendere nelle prossime settimane, noi un Natale tradizionale ce lo dobbiamo scordare». Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico parla chiaro, mentre il governo dovrebbe annunciare il 3 dicembre un nuovo dpcm e qualche allentamento sulle misure restrittive. «Possiamo immaginare un Natale più sereno, più legato alle tradizioni squisitamente familiari», spiega in serata Agostino Miozzo a Porta a Porta.


«L’andamento della pandemia è ancora molto pesante – ha chiarito – i numeri sono molto forti anche se apparentemente questa curva sembra stabilizzarsi». In particolare, il coordinatore del Cts ha chiarito come le centinaia di vittime «che abbiamo tutti i giorni ci ricordano che siamo ancora nel pieno del problema». Sulle decisioni che il governo annuncerà il prossimo 3 dicembre, «i negozi e i ristoranti potranno probabilmente ritornare a una semi-normalità se rispetteranno quelle regole. Sarà una quasi normalità, non un liberi tutti».


Il caso Calabria

Sul caso Calabria, Miozzo crede che «Gino Strada, insieme a Emergency e alla Protezione civile, possano fare un buon lavoro. L’argomento lo conosce, le emergenze le conosce ed ora è in una realtà che è di emergenza nell’emergenza».

La scuola

Sulla chiusura delle scuole, Miozzo ribadisce ancora una volta che il rischio al loro interno oggi «è sicuramente inferiore all’esterno». Per il coordinatore del Cts «è molto più alta la possibilità di contagiarsi passando la mattinata in un centro commerciale, al di fuori di un bar, in un’aggregazione non controllata – ha aggiunto – oppure in una didattica a distanza in cui si riuniscono in 4, 5 o 6 nella stessa casa, senza alcun controllo, senza alcuna mediazione che invece l’insegnante ti impone. Nell’orario di scuola devi avere la mascherina che è garantita per tutti. Sei obbligato a sanificarti e a mantenere le distanze», dice Miozzo.

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