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Alla Lombardia il maggior numero di dosi del vaccino Pfizer: ecco i dati, Regione per Regione – Il documento

16 Dicembre 2020 - 17:43 Sergio Colombo
Saranno 289 i punti di somministrazione nel Paese dove si potranno conservare le fiale a basse temperature

La Lombardia è la Regione che riceverà il maggior numero di dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer e BioNTech nella prima tranche destinata all’Italia, complessivamente 1,83 milioni di dosi. Secondo quanto previsto dal documento messo a punto dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri e discusso oggi 16 dicembre da Stato e Regioni, la Lombardia disporrà di 304.955 dosi. Ecco i dati Regione per Regione:

  • Abruzzo 25.480;
  • Basilicata 19.455;
  • Calabria 53.131;
  • Campania 135.890;
  • Emilia Romagna 183.138;
  • Friuli Venezia Giulia 50.094;
  • Lazio 179.818;
  • Liguria 60.142;
  • Lombardia 304.955;
  • Marche 37.872;
  • Molise 9.294;
  • Provincia autonoma di Bolzano 27.521;
  • Provincia autonoma di Trento 18.659;
  • Piemonte 170.995;
  • Puglia 94.526;
  • Sardegna 33.801;
  • Sicilia 129.047;
  • Toscana 116.240;
  • Umbria 16.308;
  • Valle d’Aosta 3.334;
  • Veneto 164.278.

La ripartizione delle dosi non ha trovato d’accordo tutti i governatori, tanto che la Regione Campania – che disporrà di 135.890 dosi – nel corso della riunione odierna ha criticato un piano che «prevede evidenti e immotivati squilibri fra le quote destinate alle diverse Regioni». La Campania, si legge nella nota, «ribadisce il dissenso su questo modo di procedere e insisterà nella richiesta di commisurare il piano a criteri oggettivi, che evitino deprecabili competizioni territoriali». Secondo i dati in possesso di Arcuri relativi alle persone da vaccinare in via prioritaria – gli operatori sanitari e sociosanitari e il personale e gli ospiti delle Rsa – la Lombardia ne conta 356.824, su un totale di 1.874.323, più di ogni altra Regione italiana:

  • Abruzzo 34.748;
  • Basilicata 11.425;
  • Calabria 58.068;
  • Campania 150.366;
  • Emilia Romagna 177.186;
  • Friuli Venezia Giulia 56.713;
  • Lazio 308.494;
  • Liguria 72.171;
  • Lombardia 356.824;
  • Marche 39.334;
  • Molise 10.853;
  • Provincia autonoma di Bolzano 26.190;
  • Provincia autonoma di Trento 20.653;
  • Piemonte 131.430;
  • Puglia 49.302;
  • Sardegna 40.050;
  • Sicilia 111.449;
  • Toscana 51.621;
  • Umbria 16.285;
  • Valle d’Aosta 4.419;
  • Veneto 146.743.

Vaccine Day a fine anno, poi la campagna di vaccinazione di massa

Le primissime dosi del vaccino Pfizer, se ci sarà il via libera dell’Agenzia del farmaco europea (Ema), atteso per il 21 dicembre, verranno somministrate contemporaneamente nei 27 Paesi membri dell’Ue nel Vaccine Day europeo, prima della fine dell’anno: sia il giorno sia la quantità di persone da vaccinare in quell’occasione restano da stabilire. Dopodiché, si legge in una nota, «verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie che il Governo e il Parlamento hanno stabilito essere prioritarie».

In Italia, si legge nel documento, sono previsti al momento 294 punti di somministrazione del vaccino. Di questi, 222 risultano dotati delle celle ULT, ovvero i “frigoriferi” a temperature molto basse (fino a –75 gradi) necessarie per conservare a lungo vaccini prodotti da Pfizer. Dopo il 7 gennaio, specifica il documento, saranno 289 i punti di somministrazione che ne saranno dotati. Sono ancora provvisori, invece, i dati riportati nel documento sul «personale medico ed infermieristico preposto alla somministrazione» del vaccino.

Il piano vaccini Covid-19

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