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In migliaia senza mascherina contro i divieti anti-Covid: la protesta a Praga, tra stelle di David e funerali ai bar – Il video

11 Gennaio 2021 - 11:10 Redazione
I proprietari dei locali hanno dato vita a un flash mob accendendo candele nei boccali di birra. Mentre alcuni manifestanti hanno indossato la stella gialla con su scritto “non vaccinato”

In Repubblica Ceca va in scena la protesta contro le nuove restrizioni decise dal governo per tentare di arginare l’epidemia di Coronavirus. Circa 3 mila persone si sono date appuntamento a Praga, nella storica Piazza della Città Vecchia, con lo slogan Let’s Open Czechia. Una manifestazione priva di distanziamento sociale e con tanto di comizio, durante il quale nessuno indossava la mascherina. I proprietari dei bar hanno inoltre dato vita a un flash mob, accendendo candele all’interno di boccali di birra in giro per la città come se fossero dei lumini votivi.

Alcuni manifestanti hanno indossato sui loro abiti la Stella di David, il simbolo che i nazisti imposero agli ebrei al di sopra dei sei anni nei Paesi Occupati durante la Seconda guerra mondiale, con su scritto Non vaccinato. Un gesto che ha provocato l’immediata condanna da parte della comunità ebraica della Repubblica Ceca: «La Federazione delle comunità ebraiche e la Fondazione per le vittime dell’Olocausto condannano l’abuso e la relativizzazione di un simbolo dell’Olocausto associato alla sofferenza di milioni di persone. È evidente che è necessario educare costantemente la nostra società e raccomandare a tutti coloro che ricorrono a tali manifestazioni di visitare i luoghi associati al genocidio nazista sia in patria che all’estero».

Altri manifestanti hanno sventolato bandiere e manifesti che recitavano Stop alla tirannia del Covid. Le nuove restrizioni varate dal governo della Repubblica Ceca, in vigore fino al 22 gennaio e suscettibili di proroga, prevedono il coprifuoco dalle 21 alle 5 del mattino. In pubblico possono incontrarsi al massimo due persone e tutti i negozi che vendono beni considerati non di prima necessità sono chiusi, così come alberghi, ristoranti e luoghi della cultura. Il contagio cresce a un ritmo allarmante, con oltre 13 mila morti dall’inizio dell’epidemia.

Video: Twitter / @AnonymeCitoyen

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