Licenziata la maestra che non voleva mettere la mascherina in classe. Il ministero: «Chi fa disinformazione non può insegnare»

di Redazione

Il caso era scoppiato a dicembre, quando insegnanti e genitori avevano lamentato il suo mancato rispetto delle regole anti Coronavirus

La maestra che non voleva mettere la mascherina in classe è stata licenziata. La dirigente della scuola elementare di Treviso Giovanni XXIII ha comunicato in questi giorni l’epilogo della vicenda durata un mese, che aveva visto la docente negazionista – assunta, ironia della sorte, come organico Covid – al centro delle polemiche per essersi rifiutata di applicare il protocollo anti contagio che impone l’uso della mascherina durante le lezioni.


Il caso era scoppiato lo scorso 14 dicembre, quando i genitori degli alunni avevano lamentato la non attenzione della maestra nei confronti delle norme. Stando alle testimonianze, inoltre, la docente avrebbe detto ai bambini che «di Covid muoiono solo i vecchi», invitandoli ad abbassare la mascherina e a unire i banchi. A segnalare i suoi comportamenti erano stati anche suoi colleghi, che avevano poi sollevato la questione con la preside e il sindaco.


L’insegnante in questione è stata anche ripresa dal Ministero dell’Istruzione, che si è detto d’accordo con il procedimento disciplinare perché chi fa disinformazione a scuola e non rispetta le regole non può esercitare il suo ruolo. La docente probabilmente farà ricorso e, come spiegato dal Gazzettino di Treviso, si è già rivolta al team di avvocati di Comicost, associazione che in questi mesi è già intervenuta in casi di provvedimenti disciplinari per il mancato rispetto delle ordinanze anti Covid.

Immagine di copertina: EPA/QUIQUE GARCIA

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