La protesta drastica del medico contro i negazionisti: come si è presentato in corsia. «Non sono più disposto a tollerare»

di Giada Giorgi

L’operatore sanitario del reparto Covid dell’ospedale di Giulianova risponde con un messaggio colorito alle decine di messaggi di negazionisti ricevuti

Nel corso di mesi complessi sul fronte della lotta al Coronavirus, i medici impegnati in prima linea hanno reagito nei modi più differenti di fronte a negazionisti e complottisti della pandemia. Chi si è indignato, chi ha scritto post su Facebook, chi ha preferito tacere. Quella di un medico abruzzese, Gabriele Congedo, è di sicuro tra le più colorite e vede un messaggio piuttosto chiaro scritto sulla tuta di protezione anti Covid, obbligatoriamente indossata in reparto da tutti gli operatori sanitari.


«Negazionisti, ngu’l’ a mam’t», la frase che non richiede grandi operazioni di traduzione è scritta a mano dietro le spalle del medico dell’ospedale di Giulianova non lascia spazio a molte interpretazioni. Il messaggio colorito è in risposta a tutti coloro che negano ancora l’esistenza del virus e che, come ha spiegato lo stesso artefice della scritta, «si prendono gioco di questa terribile pandemia».


FACEBOOK | La foto pubblicata dal medico abruzzese Gabriele Congedo, poi cancellata dal social

La foto dal titolo Tipi strani in corsia è stata pubblicata sui social e poi rimossa dal medico, in queste ultime settimane subissato da continui messaggi e commenti negazionisti. «Ho espresso il mio pensiero in maniera clamorosa, ma me ne assumo tutta la responsabilità» ha detto a Il Messaggero, sottolineando quanto non sia più possibile sopportare scetticismi. «So cosa significa la sofferenza da Covid e non sono più disposto a tollerare» ha continuato, motivando ancora meglio la scelta di farsi fotografare con una scritta eloquente sulle spalle.

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