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I numeri in chiaro. Laurenti: «Con il rientro a scuola ci sarà un rapido aumento dei contagi. Nulla è stato messo in sicurezza» – Il video

27 Gennaio 2021 - 21:38 Fabio Giuffrida
Secondo la direttrice dell’Istituto d’Igiene «i dati attuali non possono tranquillizzarci anche perché il calo di ricoveri e terapie intensive avviene troppo lentamente»

«Il numero dei decessi (oggi 467) ci dice che il virus continua a circolare, abbiamo quasi 87mila morti per Covid in Italia, un dato che non ci tranquillizza affatto. Intanto calano lentamente i ricoveri e le terapie intensive. Ma non dimentichiamoci che l’effetto della riapertura delle scuole lo vedremo nei prossimi giorni quando potrebbe esserci un nuovo e rapido aumento dei casi», spiega a Open Patrizia Laurenti, docente presso l’Università Cattolica e direttrice del Servizio di Igiene ospedaliera.

I vaccini (e gli eventuali effetti collaterali)

I vaccini, intanto, «proseguono bene, dopo un piccolo rallentamento dovuto ai ritardi di Pfizer»: «Abbiamo ripreso alla grande con 300-400 operatori sanitari al giorno – dice la professoressa a Open -. Chiuderemo con le seconde dosi offrendo le prime agli operatori che hanno aderito in ritardo, cioè a quelli che ci ripensano, ci riflettono, vogliono vedere l’esperienza dei loro colleghi». Ci sono effetti collaterali?« A seguito della seconda dose c’è un lievissimo incremento di eventi avversi, ovvero effetti collaterali dovuti alla vaccinazione che durano 48 ore e sono gestibili con farmaci di uso comune. Febbre a 38 gradi, cefalea, dolori muscolari ed articolari. Non sono effetti collaterali gravi, non sono duraturi e, rispetto ai benefici che ci darà il vaccino, possono essere accettati tranquillamente. Abbiamo notato, tra l’altro, che si manifestano soprattutto nei giovani per la maggiore attività del loro sistema immunitario».

Le fasce colorate (e la zona bianca)

«Prematuro» il patentino sanitario e «improponibile la zona bianca in questo momento perché temo che la popolazione non sia pronta». Le zone colorate «sono state vissute dagli italiani come un premio o come una punizione». E, invece, così non è. Anche se il peggio sembra essere passato, bisogna stringere i denti perché siamo «ben lontani dall’immunità di gregge»: «Ci aspettano mesi in cui dobbiamo fare la massima attenzione».

La scuola e le possibili elezioni

E la scuola inciderà in modo importante sul numero di nuovi contagi? «Sì, è possibile, anche perché tutto ciò che sta intorno alla scuola non è stato messo in sicurezza, a partire dai trasporti pubblici», dice Laurenti. Infine un appello alla politica, nel caso di voto anticipato: «Le elezioni, dal punto di vista tecnico e sanitario, sono da evitare in un momento così. Non siamo pronti ad assicurare che tutto ciò possa avvenire in sicurezza».

Grafiche di Vincenzo Monaco

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